18/03/2008, 00.00
INDIA
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Taslima Nasreen lascia l’India, le minacce l'hanno fatta ammalare

Autrice di romanzi contestati, la scrittrice bengalese ha annunciato che lascerà l’India, Paese in cui è in esilio. Le minacce di estremisti musulmani la costringono entro le mura domestiche, diventate ormai una prigione che mette a rischio la sua salute psicofisica.

Dehli (AsiaNews/Agenzie) - Non sembra esserci pace per la scrittrice Taslima Nasreen.  Continuano le minacce di morte da parte di alcuni musulmani contro la discussa scrittrice e Taslima sente che la sua salute ne sta risentendo gravemente. Per questa ragione ha detto di voler lasciare l’India, Paese in cui è in esilio da alcuni anni.

La vita di Taslima è stata un susseguirsi di minacce di morte e conseguenti fughe. Scappata dalla sua patria, il Bangladesh, nel 1994 dopo che una corte aveva dichiarato il suo libro Shame pesantemente offensivo per i musulmani, è approdata in Europa per poi stabilirsi in India a Calcutta. Ma le proteste non sono mai cessate e lo scorso novembre Taslima è stata costretta a lasciare la residenza di Calcutta e cercare sicurezza tra le mura di una casa a Delhi, sorvegliata notte e giorno dalla polizia locale.

In una e-mail inviata ai suoi sostenitori, Nasreen confessa che a Dehli si sente come rinchiusa in una “camera mortuaria”. “Soffro di pressione alta e ho sviluppato una cardiopatia - scrive Tasmila. “La pressione alta, se incontrollata, potrebbe distruggermi il cuore, i reni e gli occhi”.

Secondo la scrittrice, la sua discussa figura è un problema per il governo indiano che prima l’ha rinchiusa nella casa a Dehli ed ora sta spingendo perché lasci il Paese. Taslima accusa il governo di essere solo preoccupato di ottenere voti dai musulmani che costituiscono la seconda più grande comunità religiosa dopo gli induisti. “I politici - dice l’autrice - sono interessati ai voti e per ottenere quelli dei musulmani mi hanno chiuso qui dentro. A Calcutta io ero serena, vivevo in un contesto bengalese, mi occupavo di donne oppresse e scrivevo letteratura femminista. Qui sono confinata in casa, e la mia salute ne risente”.

Tuttavia, nonostante le pressioni esercitate dai musulmani, fonti della BBC hanno detto che il governo indiano ha regolarmente rinnovato il permesso di soggiorno alla scrittrice, che non ha ancora rivelato quando lascerà il Paese e per dove.

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