05/12/2020, 12.07
SRI LANKA
Invia ad un amico

Webinar su ‘Fratelli tutti’ in lingua singalese

di Melani Manel Perera

L’incontro online ha visto la partecipazione di 150 professori e studenti del “Christian Study Circle” dell’università di Kelaniya. L’enciclica papale come “nuovo modo di pensare alle relazioni regionali e internazionali”. “Fratelli tutti è una proposta a tutte le nazioni, gruppi etnici, religioni. Non è qualcosa che possiamo relegare solo ai cristiani”.

Colombo (Asia News) – Fratellanza universale, amore senza confini, ospitalità, accoglienza che papa Francesco ha impresso nella sua enciclica “Fratelli tutti”, sono “un nuovo modo di pensare alle relazioni regionali e internazionali”: è la sintesi di un webinar tenutosi il 29 novembre a cura del “Christian Study Circle” dell’università di Kelaniya, a cui hanno partecipato oltre 150 persone online, professori e studenti. Tenuto in lingua singalese per almeno 2 ore, ha avuto partecipanti anche dall’estero.

Per Romesh Nonis, uno dei coordinatori del webinar e membro del “Christian Study Circle”, è importante avere lo sguardo su ciò che accade nel mondo e l’insegnamento di papa Francesco ci aiuta a riconoscere i segni dei tempi. L’enciclica – ha detto il docente Wijith Rohan Fernando – traccia il percorso per affrontare le sfide globali mediante l’applicazione della dottrina sociale cattolica.

Nonis, laureato in filosofia e insegnante nel dipartimento di Studi cristiani dell’università di Kalaniya, ha comunicato che un gruppo da lui costituito hanno iniziato la traduzione dell’enciclica.

Il professore e sacerdote Aloysius Peiris è rimasto colpito soprattutto dalle affermazioni di papa Francesco riguardo al fatto che “il genere umano è custode e non proprietario dell’universo e questo mette in discussione i diritti di proprietà come li abbiamo concepiti finora”.

Saman Kapila Wijesuriya, giornalista, ha sottolineato che “il papa introduce un nuovo concetto, quello di amicizia sociale. Essa va oltre la razza, la religione, la lingua, i confini, le divisioni razziali” e in nome della fraternità e solidarietà chiede il rifiuto della guerra.

“L’enciclica – ha aggiunto - domanda il rispetto per i diritti umani come la condizione preliminare per lo sviluppo sociale ed economico di un Paese. La guerra è la negazione di ogni diritto. Se vogliamo un vero sviluppo umano per tutti dobbiamo lavorare senza stancarci per evitare la guerra fra nazioni e popoli”. Saman ha ricordato che i 26 anni di guerra civile in Sri Lanka hanno causato disagi e difficoltà nell’economia, sull’ambiente e per la popolazione.

A un certo punto, egli ha detto: “Ai cristiani di qui si dice spesso che i diritti umani sono una cospirazione dell’occidente. Ma se è una cospirazione, non è dall’occidente, è dal cielo! E il primo cospiratore è papa Francesco!”.

Sanduni Mahesha è anch’essa una coordinatrice del webinar ed è docente all’ Aquinas Institute of Higher Education. Intervenendo ella ha sottolineato: “Fratelli tutti è una proposta a tutte le nazioni, gruppi etnici, religioni. Non è qualcosa che possiamo relegare solo ai cristiani”.

“Il documento – ha aggiunto - è stato pubblicato in un periodo in cui il mondo soffre profondamente a causa della pandemia da Covid-19. È molto importante che mettiamo in pratica quanto il santo Padre si attende da noi”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: grazie a questo Bambino, siamo tutti fratelli. Appello per il vaccino per tutti
25/12/2020 13:08
Mosca, l’enciclica ‘Fratelli tutti’ pubblicata da un’editrice islamica
05/03/2021 11:07
Papa: incontro per la pace, la mancanza di amore è la causa profonda dei nostri mali
20/10/2020 17:11
Anno della fede in India: Custodire l’ambiente, per fermare il degrado dell’umanità
08/11/2013
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”