17/06/2010, 00.00
VIETNAM
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Xom Moi, 60mila fedeli, operai e agricoltori, aiutano i più poveri

di J.B. Vu
I fedeli vivono con pochi soldi al mese, ma non rinunciano al loro impegno verso poveri, migranti e malati. L’area di Xon Moi, composta di 16 parrocchie, è famosa nell’arcidiocesi Saigon per il numero di vocazioni donate in questi anni alla Chiesa vietnamita.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) –  Lotta alla prostituzione, sostegno ai lavoratori migranti, aiuto a poveri e malati, sono  alcune delle sfide quotidiane affrontate da 60mila tra preti e fedeli di 16 parrocchie dell’area di Xom Moi (arcidiocesi di Saigon) a sud di Ho Chi Minh City. La maggior parte dei parrocchiani sono operai o agricoltori impiegati nelle aziende locali e a loro volta hanno vissuto o vivono con pochi soldi al mese. Questa condizione non impedisce però il loro impegno nella fede e nelle opere di carità. Negli anni l’area di Xom Moi ha donato alla Chiesa vietnamita numerose vocazioni.

La signora Thin, responsabile Caritas della parrocchia di Tach Duc, racconta ad AsiaNews: “ P. Nguyen Xuan Duc, vicario dell’arcidiocesi, ha compiuto in questi anni un buon lavoro e ha aiutato i fedeli ad impegnarsi in attività caritatevoli e sociali. Ora nella Caritas parrocchiale lavorano oltre 120 persone”. Con un contributo di 6 dollari al mese raccolti tra i fedeli la parrocchia aiuta oltre 600 malati e fornisce beni di prima necessità ai poveri e lavoratori migranti.

In Vietnam lo sviluppo di questi anni ha generato numerosi problemi a carattere sociale. Tra questi la migrazione di milioni di persone dalle aree rurali alle città che ha aumentato i casi di povertà e degrado nelle aree urbane. Il governo, troppo impegnato sul fronte dello sviluppo, non si cura di queste persone, che trovano aiuto solo nelle opere di carità realizzate dalle parrocchie.

A Xom Moi la Chiesa non è però solo un operatore sociale e la buona riuscita delle attività svolte dalle parrocchie dipende soprattutto dalla fede e dalla preghiera quotidiana di sacerdoti e fedeli.

“I problemi sociali e sanitari – racconta un operatore Caritas della parrocchia di Sao Mai – colpiscono in modo violento le famiglie e le comunità e a volte anche noi cattolici abbiamo difficoltà ad aiutarci e spesso vi sono divergenze tra noi”. L’operatore dice che senza l’aiuto della preghiera quotidiana e della mediazione dei sacerdoti non sarebbe possibile compiere nessuna opera.  

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