05/08/2022, 09.52
INDONESIA
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Yogyakarta: monta la protesta contro l’obbligo del velo in una scuola superiore

di Mathias Hariyadi

Protagonista della controversia l’istituto Sman 1, nel distretto di Bantul. Tre docenti (col sostegno del preside) hanno imposto l’uso dell’hijab, provocando la dura risposta degli studenti. Sostegno da associazioni pro-diritti e a tutela dell’infanzia. Il governatore della regione speciale ha sospeso il responsabile della scuola e i docenti, in attesa della conclusione dell’inchiesta. 

Jakarta (AsiaNews) - In Indonesia monta la protesta contro la decisione presa dai vertici di una scuola di Bantul, distretto di Yogyakarta, di imporre l’obbligo del velo (hijab), alimentando politiche identitarie legate alla fede islamica a dispetto delle libertà individuali. Teatro della vicenda l’istituto superiore statale “Sman 1”, per una polemica che da questione locale si è ben presto diffusa in tutto l’arcipelago sollevando condanne di attivisti e associazioni pro-diritti umani. 

Budhi Masturi, capo del Dipartimento della funzione pubblica di Yogyakarta, riferisce che “tre insegnanti della scuola hanno chiesto in modo deliberato alle studentesse di indossare l’hijab”. Il preside e i vertici dell’istituto hanno cercato di insabbiare la vicenda, mentre gli alunni e le alunne contrari all’imposizione stanno valutando il trasferimento in altre scuole a causa dei contraccolpi psicologici legati alla controversia. 

Preoccupazioni giungono anche da diverse associazioni che operano nell’educazione e a tutela dell’infanzia, fra cui la Yogyakarta Education Care Alliance e la Indonesian Children Protection Commission (Kpai). La madre di una alunna ha pubblicato una lettera aperta, in cui respinge le accuse della scuola secondo cui i traumi della figlia sono legati a problemi familiari, non al velo obbligatorio. “Mia figlia - spiega Herprastyanti Ayuningtyas - sta combattendo per difendere i suoi diritti civili e il principio [di rifiutare l’obbligo del velo]”. Il 26 luglio scorso, ricorda la donna, “mi ha chiamato senza dire nulla, solo per piangere. In un secondo momento, mi ha inviato un messaggio in cui ha scritto di non voler più frequentare la scuola, ma di voler tornare a casa”.

A fronte di una protesta sempre più diffusa, oggi le autorità di Yogyakarta si sono pronunciate sulla questione. A intervenire è il governatore della regione speciale Sri Sultan Hamengku Buwono X, il quale ha disposto un ordine di sospensione cautelativa dall’incarico per il preside della scuola e per gli insegnanti che hanno causato la controversia. Per tutti vi è il divieto di recarsi in aula, spiega in una nota, “fino a quando non sarà conclusa l’indagine sulla vicenda”. 

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