Di rientro dal Bahrein, il pontefice ha lanciato un appello alla classe dirigente del Paese dei cedri. Il patriarca maronita auspica che il papa venga “ascoltato”. Il viaggio apostolico cancellato e mai riprogrammato. Restano la vicinanza e la preghiera per la nazione e il suo popolo.
La messa celebrata allo stadio “il momento più commovente”. Visibile “l’entusiasmo” di decine di migliaia di fedeli. La “dedizione” della comunità locale nella preparazione della visita. Le sofferenze fisiche del pontefice, il suo “essere fragile” ha toccato il cuore anche dei musulmani.
L'incontro con il clero, i religiosi e gli operatori pastorali ha concluso questa mattina il viaggio apostolico in Bahrein. "È bello appartenere a una Chiesa formata da storie e volti diversi che trovano armonia nell'unico volto di Gesù". Citando i Paesi d'origine dei fedeli del Vicariato Francesco ha rivolto un pensiero anche al LIbano "così stanco e provato". Speranze nell'accordo per la pace in Etiopia.
Con migliaia di lavoratori immigrati dall'Asia la Messa di Francesco nello Stadio nazionale del Bahrein. "Quando invita ad amare i nemici Gesù non è irenico ma realista: indica l'unico modo per spezzare la catena". Nell'incontro ecumenico il Golfo come laboratorio di unità: "Proprio nei nostri deserti il Signore ama aprire strade nuove e impensate e far scaturire sorgenti di acqua viva”.
Nel discorso al Forum per il dialogo con gli altri leader religiosi l’invito a dare concretezza alla fraternità: “Nel giardino dell’umanità, anziché curare l’insieme, si gioca con il fuoco, con missili e bombe. La religione non sia costrizione, ma libertà che è aprirsi al bene per cui siamo stati creati”.
L’appello del pontefice appena giunto nel Paese del Golfo per la sua visita apostolica: “Spesso il lavoro, prezioso come il pane, manca; sovente, è pane avvelenato, perché schiavizza”. E sulla vicina guerra dimenticata nello Yemen: “Tacciano le armi e impegniamoci davvero per la pace”.
Nel giorno della Commemorazione dei defunti il pontefice ha presieduto in San Pietro la messa di suffragio per i cardinali e vescovi morti nell'anno. "Alla fine della vita l'unico capo di merito e di accusa sarà l'amore verso i poveri e gli scartati. Non lasciamoci sorprendere impreparati da questa scoperta".
Nella festa di Tutti i Santi all'Angelus il commento della beatitudine resa oggi drammaticamente attuale dalla guerra. “Tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che vogliamo è essere lasciati in pace. Il Vangelo ricorda che non cade dall'alto, ma costruita con impegno, collaborazione e pazienza". La richiesta di preghiere per l'imminente viaggio apostolico in Bahrein.
Nel luogo di culto inaugurato lo scorso anno 2.300 posti e una cappella con la statua della Madonna cui è dedicata. Il pontefice terrà un incontro ecumenico e la preghiera per la pace durante il viaggio nel Golfo. La sua costruzione frutto della missione di mons. Ballin, vicario apostolico scomparso nel 2020.
All'Angelus il pensiero ai giovani rimasti uccisi dalla calca questa notte nella capitale coreana, associati alle vittime della violenza terrorista a Mogadiscio. Tra i 153 morti finora accertati a Seoul anche cittadini di diversi altri Paesi tra cui Cina, Iran, Russia e Stati Uniti. Commentando prima della preghiera il brano dell'incontro tra Gesù e Zaccheo il pontefice ha detto: "È lecito guardare una persona dall’alto in basso soltanto per aiutarla a sollevarsi".
Alla Conferenza generale delle Chiese dell'Asia - che si conclude domani a Bangkok - il tema dei conflitti in crescita interpella le Conferenze episcopali. Il card. di Mumbai Gracias: "Non fermiamoci alle parole, animiamo la società civile per la riconciliazione". Il card. Tagle, inviato del papa: "Il Vangelo ci dice che Dio agisce attraverso i piccoli. Anche essere minoranza è una missione".
Alla Conferenza generale delle Chiese dell'Asia stanno partecipando anche tre rappresentanti del mondo giovanile, due provenienti dall'India e una dalla Malaysia. Le loro impressioni ad AsiaNews: "Un'occasione preziosa dentro a un dibattito aperto. Le sfide emergenti nelle nostre società riguardano in prima persona noi. Guardando al presente, non solo al futuro".
Oggi si apre a Roma la causa di beatificazione e canonizzazione del patriarca (e cardinale) Gregorio Pietro XV Agagianian. La messa celebrata in Laterano dal card. De Donatis, alla presenza dell’attuale primate armeno Minassian. Una testimonianza di fede attraverso le opere, il ruolo nel Concilio.
Si intitola “Allarga lo spazio della tua tenda” e riprende gli spunti emersi dalle 112 Conferenze episcopali di tutto il mondo che hanno inviato in Vaticano i loro contributi. Le voci dalle Chiese dell’Asia. Su questo documento il confronto riparte ora a livello locale per scegliere le priorità su cui discuterà la prima fase dell’Assemblea sinodale nell’ottobre 2023.
All’udienza generale Francesco ha proseguito la sua catechesi sul discernimento con una riflessione sul sentimento della desolazione. Appello per la fine delle violenze nella regione aficana del nord del Kivu, nella Repubblica democratica del Congo, dove è stata uccisa anche una suora.
Dal Colosseo la preghiera e l'appello a conclusione dell'incontro promosso dalla Comunità di Sant'Egidio con i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane e di ebraismo, islam, induismo, buddismo e sikhismo. Francesco: "Colpevolmente dopo Hiroshima e Nagasaki si è continuato a produrre e sperimentare armi atomiche. Non rassegniamoci alla guerra, coltiviamo semi di riconciliazione".
Seconda e ultima parte del commento di p. Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo, al secondo rinnovo dell’intesa sulla nomina dei vescovi. “L’Accordo viene utilizzato come mezzo di pressione sui sacerdoti. Le meraviglie di quanto avviene nelle comunità cattoliche in Cina non avvengono grazie alla politica religiosa, ma nonostante essa”. Qui la prima parte.
All’Angelus Francesco si è iscritto assieme a due giovani portoghesi alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona dell’agosto ‘23. La “trepidazione” per il conflitto in Etiopia e il “dolore” per le inondazioni in Africa. L’appuntamento con l’incontro interreligioso di pace al Colosseo il 25 ottobre. Il fariseo e pubblicano nella parabola del Vangelo, con i movimenti di “salire e scendere”.
Il commento di p. Criveller, missionario del Pime e sinologo: “Di nuovo un’intesa provvisoria dopo un biennio in cui sono stati nominati appena due vescovi. Restrizioni alla pratica religiosa applicate con una severità mai vista. Dubbi sulla sincerità della parte cinese nel dialogo in corso”.
Clima di grande attesa ed entusiasmo per l’imminente visita del pontefice nel Paese, parte del vicariato settentrionale d’Arabia. Lo stadio gremito in ogni ordine di posto; i fedeli affluiranno per tutta la notte. La funzione prevista alle 8.30 del mattino del 5 novembre. Riservati 2mila posti per i cristiani provenienti dal regno wahhabita.
Nell’udienza generale in piazza San Pietro Francesco ha proseguito la catechesi sul discernimento. In vista della Giornata missionaria mondiale la preghiera per quanti nel mondo “scrivono con la propria vita una storia d'amore al servizio del Vangelo”.
Lo scrive il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso nel messaggio rivolto agli indù per la festa che quest'anno cade il 24 ottobre. L'invito a stare in guardia dalle tensioni alimentate dalle politiche competitive e populiste, dalle divisioni tra maggioranza e minoranza e dall'uso spregiudicato dei social media. Cristiani e indù siano promotori di convivialità e di spirito di corresponsabilità fra persone. Il dialogo interreligioso “strumento potente” per il bene comune.
L'annuncio all'Angelus davanti ai fedeli in piazza San Pietro: "Decisione per favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa e aiutare tutti a viverla". Commentando il Vangelo di oggi il pontefice ha invitato a riscoprire le giaculatorie per una preghiera che accompagni i momenti quotidiani della vita. Il 18 ottobre un milione di bambini pregheranno il Rosario per la pace con Aiuto alla Chiesa che soffre.
In piazza San Pietro l’udienza con il movimento di Comunione e Liberazione in occasione del centenario dalla nascita del fondatore. L’invito a far fruttificare nell’oggi il suo carisma di educatore e figlio della Chiesa: “Spero molto da voi. Non sprecate il vostro tempo prezioso in chiacchiere, diffidenze e contrapposizioni”.
Francesco ha ricevuto in udienza il Pime per i 150 anni di “Mondo e Missione”, la rivista dell’istituto dalla cui esperienza è nata anche "AsiaNews": “Date voce alla speranza che l’incontro con Cristo semina nella vita delle persone e dei popoli”. "Benedico i vostri lettori e i sostenitori".
Riuniti 200 delegati da 29 Paesi fino al 30 ottobre per un evento sinodale a 50 anni dalla fondazione della Fabc. Il card. Bo nella Messa di apertura: "Chiamati a una nuova Epifania nel secolo dell'Asia". Il videomessaggio di papa Francesco: "Che i laci assumano il loro battesimo e sia rispettata la particolarità di ogni Chiesa".
Nuovo appello per la pace di Francesco all’udienza generale dopo la pioggia di bombardamenti di queste ore. Il tema del desiderio al centro della catechesi sul discernimento: “La società di oggi l’ha ridotto alla voglia del momento e così non capiamo che cosa vogliamo veramente”.
Nel 60° anniversario dell’apertura del Vaticano II Francesco ha presieduto una Messa nella basilica di San Pietro rileggendone l’attualità: “Quante volte si è preferito essere ‘tifosi del proprio gruppo’ anziché servi di tutti, progressisti e conservatori piuttosto che fratelli e sorelle. Il Signore non ci vuole così: siamo suo gregge solo uniti”.
Nel giorno della canonizzazione del vescovo Giovanni Battista Scalabrini e del salesiano Artemide Zatti il richiamo di Francesco: “Non aprire le porte vuol dire rimandarli ai lager”. Nuovo appello a “imparare dalla storia” di fronte al pericolo di un conflitto nucleare. La preghiera per le vittime della violenza in Thailandia.
Per mons. Hinder il viaggio di novembre segue il percorso che da Abu Dhabi arriva al Kazakistan. Una “strategia positiva” di avvicinamento alle “diverse correnti” della fede musulmana e un invito a proseguire nel “cammino” del dialogo e dell’incontro. Per il parroco della chiesa del Sacro Cuore, a Manama, è una “rara opportunità” di essere rafforzati nella fede.