Vietnam, 10mila cattolici e non cattolici pregano per le vittime di Vinh
di Paul N. Hung
In tutto il Paese, la gente ha partecipato a manifestazioni pacifiche e veglie di preghiera. Un pensiero anche al Partito comunista: senza il rispetto della libertà religiosa, lo sviluppo del Vietnam è impossibile.

Ha Noi (AsiaNews) - In tutto il Vietnam oltre 10mila cattolici e non cattolici pregano per le vittime dell'attacco alla comunità di Con Cuông (diocesi di Vinh), e per i tanti giovani cattolici arrestati e imprigionati. Avvenuta il primo luglio scorso (v. 03/07/2012, "Vinh: cattolici nel mirino di teppisti e autorità. decini di feriti fra i fedeli durante la messa"), la violenta aggressione getta  una nuova ombra sulla situazione della libertà religiosa in Vietnam: un diritto sancito dalla Costituzione, ma sempre più spesso violato dalle autorità. A essere più colpite sono le aree rurali del Paese, dove la popolazione sta vivendo un momento di forte rinascita del sentimento religioso - del cristianesimo in particolare - dopo decenni di indottrinamento ateo e comunista.

Nella serata di ieri, molte comunità cattoliche - tra cui Cầu Rầm, Bội Đà, Thuận Giang, Ngọc Long, Văn Hạnh - e i Redentoristi di Saigon e Hanoi hanno organizzato veglie di preghiera nelle proprie parrocchie, per ricordare i giovani cattolici che sono stati arrestati e imprigionati dalle autorità. Inolte, i vietnamiti hanno pregato per il Partito comunista, affinché comprenda il valore delle sue azioni, torni a rispettare i diritti umani, e a costruire e proteggere la pace, per lo sviluppo integrale del Paese.

Ma già nei giorni precedenti la popolazione vietnamita ha mostrato la sua solidarietà nei confronti dei fedeli di Con Cuông. Il 6 luglio scorso, tutte le parrocchie della diocesi di Vinh hanno organizzato una protesta pacifica, mostrando cartelli con su scritto: "Contro le autorità del distretto di Con Cuông, i poliziotti e le persone armate che hanno violato la legge vietnamita, picchiando sacerdoti e fedeli". La sera dopo, sempre nella diocesi di Vinh, diverse comunità hanno acceso una candela per i loro fratelli e sorelle aggrediti, e per quanti sono perseguitati per la loro lotta alla giustizia.