Lettera aperta: La Cina ratifichi i diritti umani secondo la carta dell'Onu
Intellettuali, avvocati, giornalisti, attivisti domandano il rispetto dei diritti dell'individuo: libertà religiosa, libertà di parola e di associazione. Il documento è pubblicato a pochi giorni dall'Assemblea nazionale del popolo, dove si conclude la transizione del potere da Hu Jintao a Xi Jinping. Nel 2008, per aver scritto Carta 08, Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di prigione.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Intellettuali, giornalisti, attivisti hanno reso pubblica una lettera aperta domandando alla nuova leadership di attuare riforme politiche e ratificare le Convenzioni Onu per i diritti civili e politici.

Fra i firmatari della petizione, circa 100, vi sono l'economista Mao Yushi, il giurista He Weifang, la giornalista e scrittrice Dai Qing. La lettera è stata pubblicata su diversi siti internet e blog; la sua uscita avviene a pochi giorni dall'inizio dell'Assemblea nazionale del popolo (Anp), il parlamento cinese, che si raduna ogni anno ai primi di marzo.

Durante l'Anp, Xi Jinping, eletto già segretario del Partito comunista cinese, diverrà anche presidente al posto di Hu Jintao; Li Keqiang sarà ufficialmente primo ministro, al posto di Wen Jiabao.

La lettera aperta chiede che l'Anp ratifichi la Convenzione internazionale Onu per i diritti civili e politici, che la Cina ha sottoscritto nel 1998, ma non ha mai ratificato, né ha inserito nel suo corpo legislativo. La Convenzione esige il rispetto per i diritti umani dell'individuo, compresa la libertà di religione, di parola e di associazione.

Lo scorso dicembre, una lettera aperta di un gruppo più ristretto di intellettuali non ha raggiunto alcun effetto.

Il nuovo appello è un tentativo estremo di spingere la nuova leadership a prendere la strada delle riforme. Da novembre, da quando è divenuto segretario del Partito, Xi Jinping continua a mandare messaggi contraddittori: da una parte proclama un'era di riforme e di lotta alla corruzione; dall'altra riafferma il monopolio del potere del Partito, vera causa della corruzione e delle violazioni ai diritti umani.

I firmatari non hanno reso noto chi ha stilato la lettera per timore che la persona venga imprigionata. Nel 2008, almeno 300 intellettuali e persone comuni hanno pubblicato il documento di Carta 08, che chiedeva anch'esso il rispetto dei diritti umani. Il suo autore, l'intellettuale Liu Xiaobo (v. foto), è stato poi arrestato e condannato a 11 anni di prigione.

Il documento di Carta 08 è poi stato oscurato su tuti i siti internet. Anche la lettera aperta di questi giorni, a poche ore dalla sua diffusione, è scomparsa nella maggior parte delle pagine web.