Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Nel 2012 le strade dell'India - asfaltate e non - hanno raggiunto una lunghezza totale di 4,7 milioni di km, contro i 37,2 milioni di km del 2004. I dati sono elaborati dal Ministero per i trasporti e le autostrade, che rivela come negli ultimi otto anni lo Stato abbia costruito una media di 125mila km di strade all'anno. Gli sviluppi maggiori sono avvenuti per le strade rurali, favorendo così un miglioramento complessivo dei sistemi di comunicazione e collegamento con le aree più remote e meno servite del Paese.
Anche il settore delle autostrade ha visto una crescita, anche se meno significativa: nel 2012, l'intera rete ha raggiunto 76.818 km di lunghezza, contro i 70mila del 2008.
Consapevole della grande importanza delle infrastrutture, agli inizi di giugno il primo ministro Manmohan Singh ha annunciato di voler realizzare nuove strade, aeroporti e porti entro i prossimi cinque anni, per un progetto dal valore complessivo di 1000 miliardi di dollari (v. 07/06/2012, "Manmohan Singh: Nuove infrastrutture, per rilanciare l'economia dell'India").
A fronte del grande sviluppo tecnico, l'India ha ancora molto da lavorare sul piano della sicurezza. Secondo il Ministero infatti, nel Paese si verifica un incidente stradale ogni minuto, mentre ogni 3,7 minuti muore una persona. Dal 2010 al 2011, il numero di incidenti è sceso da 495.055 a 497mila. Tuttavia, il numero dei decessi è salito a 142.485, oltre 7mila casi in più rispetto all'anno precedente. Nel 77,5% dei casi, la colpa è del guidatore; nel 3,7% dei ciclisti; le condizioni della strada influiscono di appena l'1,5%. Lo Stato peggiore è il Maharashtra (68.438 incidenti), seguito da Tamil Nadu (65.873), Madhya Pradesh (49.406), Karnataka (44.731) e Andhra Pradesh (44.165).