Il rapporto fra Hanoi e Santa Sede, modello di dialogo fra Cina e Vaticano
di J.B. Vu
La nascita di un gruppo di lavoro congiunto e la nomina di un rappresentante pontificio (non permanente) hanno permesso lo sviluppo di canali diplomatici. Esso potrà servire da esempio a Pechino, finora sorda agli appelli dei cattolici cinesi. La scorsa settimana nuovi incontri fra autorità vietnamite e funzionari vaticani.

Hanoi (AsiaNews) - Il nuovo corso nei rapporti fra Santa Sede e Hanoi può rappresentare un modello di dialogo e di confronto anche per la Cina, mediante il quale Pechino potrà gettare nuove basi per dar vita a un canale diplomatico efficace con il Vaticano. Negli ultimi anni, infatti, il Vietnam e lo Stato pontificio hanno dato vita a numerosi incontri, alla nascita di un gruppo di lavoro congiunto e alla nomina di un rappresentante (non permanente) presso la nazione asiatica, che in poco tempo ha potuto visitare tutte e 26 le diocesi in cui è suddiviso il Paese. Per questo è auspicabile che anche la Cina si apra al confronto, rinunciando al controllo sistematico del culto e concedendo a cattolici - ai quali Benedetto XVI ha invitato una lettera nel 2007, "ignorata" dal governo comunista - e non una piena libertà religiosa.

In un recente articolo pubblicato sul trimestrale Tripod Magazine, edito della diocesi di Hong Kong, il card Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide), propone la nascita di un comitato di lavoro congiunto fra Cina e Santa Sede. Come esempio, il porporato cita il modello Vietnam-Vaticano di condivisione delle informazioni, discussioni, attività a favore della popolazione, della Chiesa e della nazione. Esso ha contribuito - e molto - a dar vita a occasioni di "dialogo e comprensione reciproca".

Studiosi ed esperti vietnamiti e molti intellettuali stranieri hanno mostrato di apprezzare il progresso nei dialoghi fra Santa Sede e Vietnam. Fra questi, l'ultimo faccia a faccia fra le due delegazioni che si è tenuto il 26 e 27 febbraio 2012 ad Hanoi. Nel contesto di è discusso di "gruppo di lavoro congiunto" e della creazione di una rappresentanza vaticana - stabile - nel Paese (cfr. AsiaNews 27/02/2012 Santa Sede e Vietnam discutono ad Hanoi l'apertura di relazioni diplomatiche).

Un incontro reso possibile anche dal lavoro del rappresentante vaticano non permanente in Vietnam mons. Leopoldo Girelli, nominato per questo incarico nel 2009 da papa Ratzinger, e ce in questi anni ha potuto visitare tutte le diocesi del Paese, incontrare migliaia di sacerdoti, milioni di cattolici e condividere con loro gioie e dolori della Chiesa locale.

La scorsa settimana si è tenuta a Roma l'81ma conferenza dell'Interpol, la polizia internazionale, alla quale ha partecipato anche una rappresentanza vietnamita. Essa era formata, fra gli altri, anche da esponenti del comitato per gli Affari religiosi e dal vice-ministro degli Interni; durante il soggiorno italiano, dal 4 al 9 novembre, i diplomatici hanno incontrato mons. Savio Hon, segretario di Propaganda Fide, e mons. Ettore Balestrero, sotto-segretario vaticano della Sezione per i Rapporti con gli Stati. La delegazione ha infine visitato l'ospedale Bambin Gesù di Roma, che da tempo ha avviato una proficua collaborazione con un ospedale di Hanoi.