La guerra dei Talebani contro la polio: ancora due feriti, dopo gli uccisi di ieri
Gli assalti di oggi contro i volontari per la vaccinazione anti-polio sono avvenuti a Peshawar, Nowshera e Charsadda. Ieri sono state uccise 5 donne a Karachi e a Peshawar; due giorni fa un uomo a Karachi. Da mesi i Talebani hanno minacciato di fermare le vaccinazioni in segno di protesta contro gli assalti dei droni americani.

Peshawar (AsiaNews/Agenzie) - Tre gruppi di volontari per la campagna anti-polio sono stati attaccati da sconosciuti in moto a Peshawar, Nowshera e Charsadda nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa (nord-ovest del Pakistan), vicino alla frontiera afghana. Uno dei volontari a Peshawar è stato ferito; a Charsadda invece è stato ferito un passante, ma i volontari sono illesi. Ieri cinque persone implicate nella campagna di vaccinazione sono state uccise a Karachi e Peshawar. Non si conoscono gli autori di questi assalti, ma è quasi certo che si tratta di persone legate ai telebani che da mesi hanno dichiarato la loro guerra contro le vaccinazioni anti-polio. Da mesi i guerriglieri islamici hanno minacciato di bloccare la campagna sanitaria per protestare contro gli assalti dei droni americani.

Il Pakistan è uno dei tre Paesi al mondo - insieme ad Afghanistan e Nigeria - in cui la poliomielite è endemica. Nel Paese migliaia di genitori si rifiutano di far vaccinare i loro figli contro la poliomielite sotto la pressione di imam e di radicali islamici.

Le uccisioni di ieri, le più sanguinose, sono avvenute a Karachi e a Peshawar. Tutte le vittime sono donne. A Karachi, le volontarie sono state colpite mentre andavano di porta in porta a offrire il vaccino. Gli attacchi sono avvenuti in due quartieri diversi, nell'Orangi Town e a Baldia Town a poco tempo di distanza l'uno dall'altro. La polizia suppone che essi fossero organizzati da uno stesso gruppo.

Nella giornata di ieri, un'altra donna, la 18enne Amna, anch'essa membro della campagna anti-polio, è stata uccisa nel villaggio di Mathra, vicino a Peshawar. Il giorno prima, a Karachi,era stato ucciso un uomo che lavorava per l'Organizzazione mondiale della sanità.

Personalità del governo hanno dichiarato che questi attacchi non fermeranno la campagna anti-polio.