Per il Tet, Hanoi chiede aiuto ai cattolici nel sociale e promette terreni
di Thanh Thuy
In occasione del Nuovo Anno Lunare si è tenuto un incontro fra i vertici della Chiesa e il Primo Ministro. Il governo assicura “terreni per scopi di culto” e auspica una maggiore “partecipazione” nei settori dell’istruzione e della sanità. I cattolici: “ai colloqui devono seguire i fatti, altrimenti parole vuote”.

Hanoi (AsiaNews) - Rassicurazioni sul "bisogno di terreni a scopo di culto" e richiesta di "partecipazione" dei cattolici "nei settori dell'istruzione e della sanità". Sono questi i principali punti emersi nell'incontro ad Hanoi fra il premier Nguyen Tan Dung e la delegazione formata dai vertici della Chiesa vietnamita, guidata dall'arcivescovo della capitale Nguyen Van Nhom, alla vigilia dei festeggiamenti per il Tet, il Nuovo anno lunare.

I vertici governativi hanno voluto ringraziare la Chiesa del contributo fornito all'economia e alla società civile. Il premier ha promesso di agevolare "la necessità di terreni per scopi religiosi" e auspicato la "partecipazione" nello sviluppo dell'istruzione e della sanità. Nguyen Tan Dung si è inoltre augurato la piena "normalizzazione" dei rapporti diplomatici fra Hanoi e Vaticano.

Di contro, la delegazione cattolica guidata dall'arcivescovo di Hanoi e presidente della Conferenza episcopale mons. Peter Nguyen Van Nhon ha ricordato i passi positivi compiuti dal governo nel 2012. Fra questi il saluto in occasione dell'apertura dei lavori del Consiglio dei vescovi dell'Asia, nel dicembre scorso, e la visita compiuta dal segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam, Nguyên Phu Trong, a papa Benedetto XVI in Vaticano.

Il vertice, raccontano ad AsiaNews i presenti, si è svolto in un clima di cordialità. Tuttavia, gruppi di fedeli ricordano le recenti condanne di attivisti e la demolizione del monastero del Carmelo e avvertono: "nella società vietnamita di oggi, ai colloqui devono seguire fatti concreti, altrimenti restano solo parole vuote".