Fondazione cattolica indonesiana forma i futuri leader secondo principi etici
di Mathias Hariyadi
Da 25 anni la Bhumiksara Foundation opera – in un contesto a larga maggioranza musulmano – per la creazione di una classe dirigente migliore per il Paese. Fra le priorità, la lotta alla corruzione nel pubblico e privato. E il sostegno alla Chiesa nell’opera di educazione e di annuncio della Parola di Dio.

Jakarta (AsiaNews) - Una fondazione cattolica che guarda ai giovani del Paese, per contribuire alla formazione di una nuova generazione che possa partecipare sempre più alla vita politica attiva dell'Indonesia, la nazione musulmana più popolosa al mondo. È questa l'opera, fra le molte altre, promossa dalla Bhumiksara Foundation (Bf), che il 4 maggio scorso ha festeggiato con una solenne concelebrazione - presieduta dall'arcivescovo di Jakarta - il 25mo anniversario dalla nascita. Realtà senza fini di lucro, che si propone di essere al servizio della Chiesa e dello Stato, ha ricordato il quarto di secolo di vita all'insegna dello slogan: "L'educazione è chiamata di Dio".  

La messa per il 25mo anniversario della fondazione è stata celebrata da mons. Ignatius Suharyo, arcivescovo della capitale, assieme a mons. FX Hadisumarta e al professore e teologo p. BS Mardiaatmadja. A rendere particolarmente significativa la ricorrenza, il riconoscimento giunto dai vertici della conferenza episcopale indonesiana secondo cui la Bf molto ha fatto per "formare cattolici giovani e qualificati" con il potenziale necessario per "conquistare ruoli dirigenziali e diventare esempi di leadership assai richiesti nel Paese".

Accanto a corsi di formazione, seminari e curriculum scolastici all'avanguardia, la Fondazione ha seguito la missione della Chiesa "nell'annuncio della Parola di Dio" attraverso la preparazione di studenti e professionisti. Mons. Suharyo conferma che "la loro presenza è testimonianza positiva della presenza della Chiesa" portatrice di "luce e speranza nella società".

Negli ultimi due anni la Bhumiksara Foundation ha inoltre promosso una serie di conferenze e seminari dedicati alla leadership e al buon governo; ai giovani partecipanti, future guide nel pubblico o di imprese private, sono stati trasmessi i valori etici alla base del lavoro, con un riferimento particolare alla lotta contro la corruzione, uno dei mali endemici del Paese.

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione totale. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio scorso.