Java centrale: festa per il santuario mariano di Sendangsono, venerato da cristiani e musulmani
di Mathias Hariyadi

Migliaia di fedeli hanno partecipato ai festeggiamenti per i 110 anni dal primo battesimo, opera del missionario olandese p. van Lith, e per i 74 anni dell’arcidiocesi di Semarang. Alle funzioni presenti il ministro (cattolico) della Difesa e il sultano di Yogyakarta. Il leader musulmano sottolinea l’alto valore simbolico dell’area, centro per il dialogo islamo-cristiano.

Jakarta (AsiaNews) - Migliaia di cattolici dello Java centrale hanno festeggiato in questi giorni i 110 anni dal primo battesimo celebrato a Sendangsono, dove sorge il più importante e popolare santuario mariano di tutta l'Indonesia, e i 74 anni dall'erezione dell'arcidiocesi di Semarang. Protagonista dell'opera di evangelizzazione nell'area il sacerdote e missionario gesuita olandese  Franciscus Georgius Josephus van Lith, meglio noto come Romo van Lith, che il 14 dicembre 1904 ha battezzato il primo nucleo di 114 nativi della regione di Kalibawang, a Kulon Progo. Qualche anno più tardi egli ha fondato anche una scuola per docenti a Muntilan, adoperandosi per il diritto allo studio degli abitanti di Java sotto il dominio coloniale olandese. E ha saputo adattare gli insegnamenti della Chiesa cattolica, alle tradizioni e alle credenze della fede nativa. 

Fra i momenti più significativi delle giornate di festa, la solenne messa presieduta dall'arcivescovo di Semarang mons. Johannes Pujasumarta, assieme al predecessore card Darmaatmadja, da mons. Ignatius Suharyo, arcivescovo di Jakarta e da mons. Blasius Pujaraharja, vescovo emerito di Ketapang, nella provincia di West Kalimantan. 

Tra le personalità intervenute alla celebrazione eucaristica, il ministro indonesiano della Difesa Purnomo Yusgiantoro, cattolico devoto, e il governatore (e Sultano) di Yogyakarta Hamengku Buwono X, la più importante figura dell'islam moderato e artefice del dialogo interreligioso. Una presenza salutata con calore dall'arcivescovo di Semarang, secondo cui la partecipazione "è un segno tangibile" della "coesistenza pacifica" fra membri di religioni diverse nello Java centrale. 

Rivolgendosi alle migliaia di fedeli presenti, il Sultano ha sottolinea che tutta l'area di Sendangsono - impreziosita dal santuario dedicato alla Vergine - è un luogo dall'alto valore simbolico per i cattolici indonesiani. Egli ha ricordato l'importanza della "contemplazione", della meditazione e della preghiera, attraverso la quale si può raggiungere il cuore e l'essenza della fede cattolica, l'amore reciproco. Il leader musulmano ha infine ricordato che in molti, anche fra i non cattolici, visitano il luogo di culto mariano e la zona per trovare pace e serenità, "ricevendo un caloroso benvenuto dai cattolici del posto". 

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio 2013.