Formare intelletto e spirito degli universitari cattolici indonesiani, futura eccellenza del Paese
di Mathias Hariyadi
È l'obiettivo del seminario cui hanno partecipato 10 giovani studenti delle migliori università dello Java. Psicologa cattolica: formare adulti maturi nella personalità e nel comportamento. Studentessa Gadjah Mada: senso critico per essere sempre più degni "davanti a Dio e società".

Jakarta (AsiaNews) - Alimentare l'intelletto e rafforzare la "spiritualità" nei giovani universitari cattolici indonesiani, attraverso un percorso di formazione che tocca la fede, il comportamento e le attitudini alla guida fra (potenziali) futuri professionisti e leader nei vari settori. Con questi obiettivi dieci studenti, iscritti ad atenei di prima fascia dello Java, hanno partecipato a un seminario di cinque giorni che si è tenuto ai primi di agosto nel centro per ritiri spirituali di Samadi, a East Jakarta, con il sostegno della fondazione Yayasan Bhumiksara. A guidare gli incontri di formazione il sacerdote gesuita p. Herry Wijayanto, coadiuvato dall'assistente (ex seminarista) il prof. Danang, dal seminarista gesuita Wawan e dall'attivista cattolico Isti.  

Gli universitari, provenienti da scuole di eccellenza dell'isola di Java, usufruiscono del programma di borsa di studio promosso dalla Fondazione Bhumiksara, che copre i costi dell'intero piano - 4 o 5 anni a seconda delle facoltà - di studi. Essi hanno scelto specializzazioni nei settori agricolo, tecnologico, farmaceutico e ancora, in lingua e letteratura inglese, medicina, statistica, economia e commercio, sociologia e psicologia.

Secondo quanto riferisce Royani Lim, direttore esecutivo della fondazione, gli studenti sono stati selezionati attraverso criteri che prevedono procedure rigide, avvalendosi inoltre del parere di cappellani universitari e sacerdoti. I giovani, spiega, hanno ottenuto buoni risultati negli ultimi quattro semestri.

La prof. Bernadette Setiadi, psicologa ed ex rettrice dell'università cattolica Atma Java di Jakarta, tra i principali relatori, ha spronato i futuri (potenziali) professionisti a diventare adulti "maturi tanto nella personalità, quanto nel comportamento", per essere "buoni cattolici nella società". Il prof Danang ha invitato i giovani ad esercitare il senso di "indipendenza" e di leadership, unendo al contempo l'attenzione per temi socio-politici che risultano di importanza sempre crescente.

Interpellata da AsiaNews al termine di una sessione di lavori Felicia, dell'università di Indonesia, conferma l'importanza di questo genere di seminari, perché aiutano a migliorare la qualità della vita, attraverso la formazione e la riflessione personale secondo il metodo di Sant'Ignazio. Le fa eco Florentina, dell'università di Gadjah Mada, che ha partecipato ai lavori con il proposito di "conoscere meglio la mia personalità" e quello che mi rende degna "davanti a Dio e alla società". Infine il giovane Maxi, dello stesso ateneo, che dice di aver imparato qualcosa in più "rispetto ai miei pregi e difetti".

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione totale. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio 2013.