Dopo l'attacco dei talebani, Pakistan e India celebrano insieme l'ammainabandiera
Gesto di distensione tra i due eserciti. Istituito nel 1959, il rituale attira ogni giorno migliaia di persone. La polizia di Islamabad rinviene un carico di armi ed esplosivi lungo il confine.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - In modo inaspettato, Pakistan e India ieri hanno eseguito insieme la cerimonia dell'ammainabandiera a Wagah (Lahore), unico punto di passaggio via terra tra i due Paesi, dove il 2 novembre si è consumato un violento attentato. In un primo momento infatti, Islamabad e Delhi avevano cancellato il tradizionale rito, a cui ogni giorno cittadini di entrambe le nazioni assistono. I ranger pakistani hanno riferito alle alte sfere della Border Security Force (Bsf) indiana la loro disponibilità ad eseguire la cerimonia, che si è svolta alle 16 (ora locale).

I talebani pakistani del Tehreek-e-Taliban Pakistan(Ttp) hanno rivendicato il gesto, ma altri gruppi militanti - fra i quali Jundullah - rivendicano la paternità dell'attentato. Nell'attacco più di 60 persone hanno perso la vita e oltre 200 sono state ferite.

Ogni giorno al tramonto migliaia di indiani e pakistani si recano a Wagah per assistere al rituale dell'ammainabandiera. Istituito nel 1959, solo nel 1971 - durante la guerra tra Pakistan occidentale e orientale - non è stato eseguito.

Il Lt-Gen. Naveed Zaman, comandante del corpo militare nel Punjab, ha dichiarato che l'esecuzione della cerimonia "prova che i terroristi non possono spezzare la morale e lo zelo della nazione".

Intanto, la sicurezza è stata aumentata per un ulteriore chilometro dall'ingresso principale, dove si svolge la cerimonia dell'alzabandiera. Gli autobus che trasportano i visitatori hanno subito stretti controlli. Ieri la polizia pakistana ha rinvenuto un "enorme" carico di armi ed esplosivi vicino al confine.