Attentato incendiario contro il seminario greco-ortodosso di Gerusalemme
Si sospettano ambienti dell'estremismo religioso ebraico anche per una scritta contro Gesù sui muri dell'edificio uguale a una lasciata sulla moschea incendiata giorni fa. "Rammarico" e "deplorazione" del presidente Reuven Rivlin e del sindaco di Gerusalemme Nir Barkat.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - La polizia israeliana indaga negli ambienti dell'estremismo religioso ebraico per trovare gli autori dell'attentato incendiario contro il seminario greco-ortodosso di Gerusalemme.

Secondo la ricostruzione di polizia e vigili del fuoco, nella notte tra mercoledì e giovedì ignoti  hanno versato liquido infiammabile nel bagno attraverso una finestra, gli hanno dato fuoco e sono fuggiti. Ci sono danni, ma nessun ferito.

Il seminario greco-ortodossa per lo studio del cristianesimo sorge accanto alla Porta di Giaffa, non lontano dalla Basilica della Dormizione di Maria.

Sui muri del seminario sono state trovate scritte contro Gesù. Tra le frasi ingiuriose ce n'è una sulla "redenzione di Sion", uguale a una fatta anche sui muri della moschea del villaggio di Jab'awas, nei pressi di Betlemme, incendiata la notte del 24 scorso.

"Rammarico" e "deplorazione" per l'accaduto sono stati espressi dal presidente israeliano Reuven Rivlin e dal sindaco di Gerusalemme Nir Barkat al patriarca greco-ortodosso Teofilos III, il quale ha dichiarato che "La nostra missione è agire per porre fine a tali atti, in tutte la terra d'Israele".

Da parte sua, il capo negoziatore palestinese Saeb Erakat ha definito "terroristi" i responsabili di entrambi gli incendi e ha accusato il governo israeliano di essere responsabile degli attentati in quanto prosegue nella sua "occupazione illegale e nella colonizzazione sulla base di stravolte affermazioni religiose".