Elezioni in Indonesia, opportunità per rafforzare la presenza cattolica nella vita del Paese
di Mathias Hariyadi
A fine anno si vota in 8 province, 170 distretti e 26 reggenze sparse in tutto l’arcipelago indonesiano. I vescovi sostengono la candidatura di personalità cattoliche, che devono essere “forti, intelligenti e responsabili”. L’obiettivo è promuovere il messaggio e i valori della Chiesa nella società.

Jakarta (AsiaNews) - Le elezioni regionali in programma a fine anno in centinaia fra distretti, province e reggenze in Indonesia saranno una grande opportunità per rafforzare la presenza dei cattolici e dei valori della Chiesa nella vita politica e civile del Paese. Per questo i vescovi indonesiani - archiviati decenni di disinteresse e ostracismo - invitano oggi i politici cattolici a competere per un ruolo di primo piano nella pubblica amministrazione e nei livelli più alti della classe dirigente. Per sostenere l'impegno dei cattolici nella politica, lo scorso 20 marzo nel quartier generale dei vescovi a Jakarta si è tenuto un seminario organizzato da p. Guido Suprapto, segretario esecutivo della Commissione per l'apostolato dei laici della Conferenza episcopale (Komisi Kerawam KWI). 

Obiettivo dell'iniziativa rafforzare la morale e l'impegno civile dei cattolici indonesiani, in particolare quanti si dedicano alla politica attiva e i i membri di organizzazioni, enti e associazioni. A loro, infatti, spetta il compito di promuovere all'interno della politica e dell'amministrazione pubblica il messaggio di speranza e di cambiamento nella società di cui è fautrice la Chiesa. 

A dicembre si terranno le elezioni amministrative in Indonesia, che interesseranno 8 province, 170 distretti e 26 reggenze sparse in tutto l'arcipelago; un banco di prova fondamentale per valutare la presenza cristiana nella vita civile e politica della nazione musulmana più popolosa al mondo. Fra i vari scopi che hanno animato l'incontro del 20 marzo scorso, quello di far conoscere politici e amministratori cattolici appartenenti ai vari schieramenti e partiti in gara. 

I vertici della Chiesa locale sostengono l'impegno dei fedeli in politica e auspicano che, all'indomani delle elezioni, vi possa essere un numero sempre più alto di cattolici ai vertici delle amministrazioni locali, oltre che leader di partito. L'auspicio è che i candidati cattolici facciano sentire all'unisono la loro voce, evitando di contendersi un posto l'uno con l'altro. 

Fra le varie personalità presenti al seminario promosso da Komisi Kerawam KWI vi era anche Tommy Legowo, analista di primo piano del Centre for Strategic and International Studies (Csis), uno degli istituti di ricerca più autorevoli del Paese. Egli ha sottolineato che le elezioni regionali di fine anno saranno un "banco di prova essenziale" per i futuri leader nella conquista di una posizione di primo piano, sia esso sindaco o capo distretto. Infine, lo studioso esorta politici e amministratori cattolici a essere "forti, intelligenti e responsabili" in previsione del voto, promuovendo "il messaggio e i valori della Chiesa nella società". 

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto per in occasione della devastante alluvione del gennaio 2013.