Anche il parlamento della città di Mosca si unisce alla lotta contro le “organizzazioni pseudo-religiose e distruttive”, ma nessun politico specifica esattamente di cosa si tratti. Secondo alcuni, il pericolo maggiore individuato è nelle sette finanziate dagli Usa e difficili da individuare perché si mascherano dietro club intellettuali o corsi di vario genere.
Mosca (AsiaNews) - La Duma di Mosca ha inviato alcune raccomandazioni alla Duma di Stato (la camera bassa del parlamento russo) per regolare le attività delle organizzazioni religiose non tradizionali con l’obiettivo di elaborare un disegno di legge contro le attività di culti distruttivi e totalitari su cui già hanno iniziato a lavorare i legislatori a livello federale. Lo rende noto il servizio Russia Religions and News, citando media locali.
Il deputato di Mosca Renat Laishev, membro della Commissione per le Associazioni pubbliche e le organizzazioni religiose presso la Duma di Mosca, ha spiegato che presto la Commissione terrà una riunione con esperti e rappresentanti delle forze dell’ordine sulla questione e i cui risultati verranno poi inviati alla Duma di Stato. “Sono sicuro che saranno utili per chi elaborerà il progetto di legge”, ha detto il politico, ricordando anche che si sta lavorando al lancio di un applicazione per smartphone chiamata “Organizzazioni religiose a Mosca” e che “conterrà il maggior numero possibile di informazioni sui pericoli legati alle organizzazioni pseudo-religiose”.
Serghei Gavrilov, deputato comunista del “gruppo parlamentare per la tutela dei valori cristiani”, ha riferito al quotidiano Rossiyskaya Gazeta che, secondo le stime degli esperti, attualmente vi sono nel Paese tra le 300 e 500 sette pericolose, con 800mila aderenti in tutto. Il rischio più grave, secondo il parlamentare, è rappresentato dalle sette che hanno sede negli Usa e sono finanziate dagli Stati Uniti per un giro di denaro pari a circa un miliardo di dollari. “Alcuni prendono di mira le persone sole, altri lavorano con gli intellettuali ed esercitano pressione psicologica sulle persone. - denuncia Gavrilov - Molti gruppi operano sotto copertura e occorre un notevole impegno per rintracciarli”, anche da parte dei servizi segreti.
Intanto, un gruppo parlamentare misto, chiamato Gruppo per la protezione dei valori cristiani, ha già avviato un tavolo di lavoro per combattere proprio le sette. Nessuno però specifica esattamente cosa si intenda e a chi ci si riferisce parlando di “setta”. Secondo Gavrilov, le sette pericolose spesso si travestono da circoli di lettura, organizzazioni per il rispetto dell’ambiente o corsi di crescita personale e si presentano come comunità che predicano religioni tradizionali.
La questione non è nuova. Già a dicembre alla Duma di Stato si parlava della necessità di introdurre un concetto legale di “setta”, che non violi la Costituzione e possa essere usata per bandire le attività di certe organizzazioni religiose dal Paese. Il capo della Commissione per le Associazioni pubbliche e le organizzazioni religiose alla Duma, Yaroslav Nilov, ha spiegato che è difficile introdurre una definizione legale di “setta”, perché “potrebbe violare la Costituzione” e la libertà di credo. A suo dire la formulazione di un tale concetto dovrebbe portare anche al bando delle attività di tali organizzazioni, mentre la Costituzione permette oggi a tutte le entità religiose registrate di operare sul territorio della Federazione russa.