Vasai, inaugurata una nuova chiesa per i tribali cattolici
di Nirmala Carvalho

La parrocchia di “Santa Madre di Dio” si trova a Talasari, nel cuore della missione tra gli adivasi. Durante la celebrazione l’arcivescovo di Vasai ha cresimato 260 fra ragazzi e adulti. Mons. Machado: “I nostri fratelli tribali sono solidi nella fede, saranno i leader di domani”.

 


Talasari (AsiaNews) – Più di 3mila fedeli cattolici si sono raccolti nella cittadina di Talasari (Maharashtra, diocesi di Vasai) per l’apertura di una nuova chiesa intitolata alla “Santa Madre di Dio”. Mons. Felix Machado, vescovo di Vasai, ha celebrato la prima messa il 30 aprile scorso, durante la quale ha cresimato 260 tra adulti e ragazzi. La nuova parrocchia si trova nel cuore della missione tra gli adivasi (tribali). “È stato un bellissimo incontro – ha commentato l’arcivescovo – e i nostri fratelli adivasi hanno una fede solida. Sono convinto che coloro che ho cresimato saranno i leader di domani”.

La missione di Talasari ha 150 anni di storia. Fondata dai francescani, è stata ampliata dai gesuiti e ora conta sul proprio territorio numerose comunità religiose e sacerdoti diocesani. Nella diocesi vivono soprattutto tribù di lingua varli e altre sotto tribù. L’impegno della Chiesa, racconta mons. Machado, “è volto all’educazione e allo sviluppo della gente adivasi attraverso il lavoro sociale. Per anni la voce degli indigeni è stata soppressa, sono stati sfruttati in modo sistematico e abusati. Una delle priorità è quella dell’igiene. La Chiesa inoltre ha fondato scuole in ogni piccolo villaggio e ci sono anche un paio di istituti superiori”.

L’arcivescovo descrive gli adivasi come “ferventi nella fede. Attratti da Gesù e dal Vangelo, hanno abbracciato la fede cristiana. Molte vocazioni alla vita religiosa vengono da loro. La loro cultura è riconosciuta, preservata e promossa”.

“La Chiesa – continua mons. Machado – ha sempre mantenuto il principio di servire gli emrginati, gli ultimi e i perduti, senza riguardo alla casta, alla razza e alla religione. Il tentativo è quello aiutare i poveri. Molte religiose si occupano della sviluppo della dignità della donna; i bambini sono aiutati facendoli radunare in ostelli dove possono frequentare la scuola. Durante l’inaugurazione della parrocchia ho benedetto la sala della comunità, che è stata costruita per radunarsi, scambiare opinioni, pregare insieme e aiutare la gente a trovare lavoro”.