Pyongyang testa un missile, ma il lancio fallisce

I militari sudcoreani: “Pronti per qualunque evenienza”. Incertezza sul tipo di tecnologia sperimentata. Il nuovo vice presidente del Partito nordcoreano dei Lavoratori arriva in Cina per una visita “ufficiale ma non annunciata”.


Seoul (AsiaNews) – L’esercito della Corea del Nord ha lanciato un missile dalla costa orientale del Paese nelle prime ore di oggi, ma questo lancio è fallito. In ogni caso, la parte sud della penisola ha innalzato il livello di allerta dei propri militari ed è “pronta a ogni evenienza”. Lo hanno confermato i vertici delle Forze armate di Seoul attraverso un comunicato: “Pyongyang ha cercato di lanciare un missile non identificato dalla regione nei pressi di Wonsan intorno alle 5.20 di questa mattina. La prova è andata male”.

Non è chiaro neanche all’intelligence del Sud quale tipo di ordigno sia stato testato, ma il flop di questa mattina arriva dopo tre test – tutti negativi – di missili “Musudan” avvenuti in aprile. Secondo le sanzioni delle Nazioni Unite, il regime di Pyongyang non è autorizzato a usare alcuna tecnologia missilistica, ma dopo il quarto test nucleare avvenuto nel gennaio 2016 la tensione fra il Nord e la comunità internazionale è salita di molto.

Diverse fonti di AsiaNews nella penisola sottolineano che questi avvenimenti “fanno notizia più in Occidente che in Corea del Sud. Se dovessimo nasconderci ogni volta che sale la tensione sul 38mo parallelo non avremmo più una vita normale”. In effetti, la notizia del lancio fallito campeggia sui giornali occidentali ma su quelli coreani è relegata fra le varie.

Molta più attenzione è dedicata invece all’arrivo del nuovo vice presidente del Partito nordcoreano dei Lavoratori, Ri Su-yong, in Cina. I media del Sud ritengono che il viaggio sia “ufficiale, anche se non annunciato”. Ri è divenuto vice presidente dell’unico Partito del Nord durante il recente Congresso plenario, il primo in 36 anni, ed è considerato uno stretto alleato del dittatore Kim Jong-un.

La Cina è stata per decenni l’alleato economico e militare più vicino alla Corea del Nord, ma dopo la morte dell’ex leader Kim Jong-il e la salita al potere del figlio Jong-un i rapporti si sono molto raffreddati. Nel marzo 2016, Pechino ha votato a favore del varo di nuove e durissime sanzioni contro Pyongyang, in risposta alle diverse provocazioni militari.