Esperti cristiani e musulmani: I terroristi di Dhaka hanno subito il lavaggio del cervello
di Sumon Corraya

Gli attentatori del bar per stranieri erano giovani istruiti. I reclutatori dell’Isis preferiscono avvicinare i nuovi militanti online, perché essi sanno comprendere le loro motivazioni. La scarsa attenzione dei genitori porta i giovani a trascorrere tante ore in casa davanti alla tv, dove ascoltano i sermoni di predicatori radicali.


Dhaka (AsiaNews) – Il motivo principale dell’aumento del terrorismo in Bangladesh, culminato con la strage di stranieri nel bar Holey Artisan Bakery di Dhaka, è il lavaggio del cervello subito dai giovani. Lo dicono ad AsiaNews diversi esperti cristiani e musulmani commentando il massacro dello scorso primo luglio nel quartiere diplomatico della capitale, in cui hanno perso la vita 20 persone (di cui 9 italiani), due poliziotti e sei attentatori (di cui cinque identificati come facoltosi rampolli delle famiglie più in vista della capitale). Secondo gli esperti, la mancanza di attenzione da parte dei genitori e una società sempre più votata al successo economico (che porta madri e padri a trascorrere tanto tempo fuori casa), sono alla base dell’inaspettata deriva estremista di molti giovani – anche ricchi, senza preoccupazioni e disagi – che seguono le sirene di alcuni famosi predicatori del jihad.

Mentre il Bangladesh è ancora incredulo per le violenze compiute al grido di “Allah è grande”, ieri si è svolta la veglia di preghiera in ricordo delle vittime del terrorismo islamico. Alcune persone riferiscono che l’attacco compiuto nell’esclusivo quartiere di Gulshan abbia messo in luce una faccia finora sconosciuta della medaglia: che non è solo il denaro a guidare i militanti. Il blogger Shuvo Michael D Costa dice: “Molti credono che le persone diventino militanti islamici per denaro; ma io penso che il motivo sia la felicità senza fine del Paradiso dopo la morte [come promettono le ideologie estremiste]. Non serve essere ricco o bisognoso, si tratta di una fede accecata”.

Secondo il blogger, è l’insegnamento dell’islam violento che provoca tali derive: “I genitori mandano i figli a scuola nelle moschee. Qui molti imam insegnano ad odiare le persone di fede diversa e i non credenti. Essi promettono molte mogli in Paradiso, se i ragazzi abbracciano il terrorismo”.

Fazlul Bari, noto giornalista musulmano, spiega che i “militanti dello Stato islamico prediligono il reclutamento su internet, perchè online trovano giovani ben istruiti che comprendono le loro motivazioni”.

P. Ajit V. Costa, segretario della Commissione episcopale per l’unità cristiana e il dialogo interreligioso, aggiunge: “In Bangladesh abbiamo sempre avuto una cultura della tolleranza. Ma quello che ci stupisce è che questa cultura si stia distruggendo. Lo scopo dei vari gruppi militanti è instaurare l’islam con la forza. L’unica cosa che possiamo fare è pregare”.

Salima Ahmad, presidente della Camera di commercio e industria delle donne, afferma l’esistenza “di una grande lacuna tra l’insegnamento religioso e gli insegnanti islamici. Essi dovrebbero diffondere la giusta dottrina, mentre le loro linee guida sbagliate stanno formando militanti”.

Il riferimento è a tre famosi predicatori islamici divenuti vere e proprie star nel Paese: Anjem Choudary, Shami Witness e Zakir Nayek. Gli investigatori hanno scoperto che almeno due dei cinque attentatori di Dhaka erano loro seguaci e condividevano su Facebook e altri social media i sermoni dei tre cosiddetti “reclutatori dell’Isis”.

I giovani possono ascoltare i messaggi direttamente da casa, sul piccolo schermo. Alcuni di loro spiegano ad AsiaNews i motivi che li rendono attraenti: “Essi parlano secondo il Corano. I loro discorsi hanno una logica. Zakir spesso sottolinea i punti deboli delle altre religioni, perciò i giovani credono che l’islam sia meglio delle altre fedi”.