Teheran e Seoul cominciano a commerciare usando l’euro
di Darius Karimian

In tal modo aggirano le sanzioni Usa che vietano l’uso del dollaro nelle transazioni con l’Iran. Un suggerimento per le altre nazioni. Tre banche coreane hanno aperto una sede a Teheran.


Teheran (AsiaNews) – Da ieri, l’Iran e la Corea del Sud hanno cominciato a commerciare usando l’euro come moneta di scambio. In tal modo essi riescono ad aggirare le sanzioni Usa che vietano transazioni in dollari con Teheran. Pur con l’approvazione degli Usa, Seoul trasforma la sua moneta in euro senza alcun diretto intervento del dollaro.

Hamid Baedinejad, vice-ministro iraniano degli esteri, ha spiegato che se altre nazioni con “locali e limitare monete” facessero transazioni in euro, ciò renderebbe “più facile il commercio fra i businessmen iraniani e quei Paesi”.

Nel luglio 2015, un accordo fra Teheran e le grandi potenze ha portato alla caduta della maggior parte delle sanzioni contro il Paese, in cambio del congelamento del programma nucleare. Purtroppo gli Stati Uniti non hanno tolto un’importante sanzione legata – secondo Washington – non al pacchetto nucleare: l’uso del dollaro nelle transazioni internazionali. In tal modo, banche iraniane, businessmen e studenti non riescono né a pagare né a farsi pagare negli scambi internazionali.

Ciò ha difatti reso quasi infruttuoso l’accordo per la popolazione iraniana, lasciando spazio alle critiche dei conservatori.

Lo scorso maggio la presidentessa coreana Park Geun-Hye ha visitato l’Iran accordandosi per un volume di 18 miliardi di dollari di commercio fra i due Paesi. Da allora, tre banche coreane, la KEB Hana Bank, Shinhan Bank e la Woori Bank hanno aperto una sede in Iran.