Cattolici thai: Ringraziamo Dio per i santi e per il re che ci ha donato
di Weena Kowitwanij

Il fratello cappuccino Anuchitt Somboonpermpoon ha ricordato le visite di san Giovanni Paolo II e santa Teresa di Calcutta in Thailandia: “Gioiamo per i nostri beati e per il re Bhimibol, che si è sacrificato per il suo popolo”.


Bangkok (AsiaNews) – La Thailandia “è fortunata ad avere avuto la visita di due grandi santi, san Giovanni Paolo II e santa Teresa di Calcutta. Il Paese gioisce per il beato p. Nicholas Kitbamrung – che Giovanni Paolo II ha beatificato il 5 marzo 2000 – e per i sette beati del distretto di Song Khon, che lo stesso Papa ha beatificato il 22 ottobre 1989. Loro sono stati il primo gruppo di cattolici thai ad essere beatificati”. Lo ha detto durante l’omelia di ieri il fratello cappuccino Anuchitt Somboonpermpoon.

Il religioso, di etnia Karen e proveniente dalla provincia settentrionale di Chiang Mai, ha ricordato l’ultimo viaggio di un Papa nel Paese, compiuto da Wojtyla nel 1984, e ha descritto i benefici che il cattolicesimo thai ha ottenuto dal passaggio dei due santi.

In conclusione ha aggiunto: “C’è anche un altro uomo da considerare, che io conoscevo poco prima della sua morte. Dopo la sua scomparsa ho avuto modo di leggere la storia della sua vita e penso che Sua Maestà [re Bhumibol Adulyadej ndr] sia da considerarsi un santo sulla terra e in tutti i cuori dei thai. Egli si è sacrificato con devozione affinché tutti avessero delle migliori condizioni di vita”.