Dhaka, 100mila imam manifestano contro il terrorismo
di Sumon Corraya

L’occasione sono state le celebrazioni del 42mo anniversario della Islamic Foundation. Ospiti d’onore due religiosi islamici della Mecca e Medina. La premier Sheikh Hasina ribadisce la solidarietà al re saudita. Un invito a tutti i Paesi islamici “ad unire le forze in un’unica campagna per eliminare l’estremismo”.


Dhaka (AsiaNews) – Circa 100mila tra imam, predicatori e religiosi islamici hanno manifestato ieri per le strade di Dhaka contro la nuova ondata di terrorismo che sta attraversando il Bangladesh. L’occasione è stata la cerimonia per il 42mo anniversario della Islamic Foundation, organizzazione associata al Ministero per gli affari religiosi. Intervenendo al raduno, la premier Sheikh Hasina ha invitato i partecipanti “a diffondere il vero messaggio educativo dell’islam”. “Non è islam – ha detto – musulmani che uccidono altri musulmani in nome del jihad [guerra santa]. L’islam non dice di uccidere altre persone”.

La manifestazione si è svolta al Suhrawardy Udyan di Dhaka, il monumento nazionale. Tra gli ospiti d’onore, due importanti religiosi sauditi: Mohammad Bin Nasser Bin Mohammad Al Khuzaim, vice presidente della Al-Masjid al-Haram (la Grande Moschea della Mecca) e della Al-Masjid an-Nabawi (la Moschea del profeta a Medina); Abdulmehsin bin Mohammad Bin Abdul Rahman Al-Qasim, imam e predicatore alla Moschea del profeta.

La premier del Bangladesh ha rivolto un invito a tutti i Paesi islamici “ad unire le forze in un’unica campagna per eliminare il terrorismo”. Poi ha ribadito la vicinanza al re saudita, affermando: “Lavoreremo insieme, così nessuno potrà minare la nostra religione sacra”. Allo stesso tempo, ha sottolineato che “i produttori di armi sono i primi beneficiari dei terroristi, ma tutto questo avviene a costo del sangue dei musulmani. È davvero spiacevole che i musulmani muoiono per mano di altri musulmani”.

Shameem Afzal, direttore generale dell’Islamic Foundation, si è unito all’appello di Hasina e ha aggiunto che “l’islam non insegna a conquistare un Paese”. Dello stesso parere anche gli altri partecipanti, tra cui l’imam Mahamud Hasian. Ad AsiaNews egli dichiara che nella sua moschea porterà “tra i fedeli il messaggio del programma e diffonderò insegnamenti contro l’estremismo”.