Teheran, sette arresti per gli attacchi al Parlamento e al mausoleo di Khomeini

Sarebbero legate allo Stato islamico e sono sospettate di aver fornito aiuto materiale e logistico agli attentatori. Gli arresti sono avvenuti a Fardis, circa 50 km a ovest della capitale iraniana. Ieri fermate altre 41 persone.


Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità iraniane hanno arrestato sette persone sospettate di legami con lo Stato islamico (SI), perché coinvolte negli attacchi al Parlamento e al mausoleo dell’ayatollah Khomeini del 7 giugno scorso, in ci sono morte 17 persone, 46 i feriti. Fonti della magistratura a Teheran riferiscono che i fermati avrebbero fornito aiuto materiale e logistico agli attentatori.

Gli attentati a Teheran, rivendicati da Daesh [acronimo arabo per lo SI], giungono in un momento di profonda tensione nella regione cresciuta dopo il viaggio del presidente americano Donald Trump. In un incontro a Riyadh Trump e i Saud hanno accusato l’Iran di essere la base del terrorismo internazionale.

In una nota diffusa dall’agenzia Iribnews Ahmad Fazelian, capo del dipartimento di Giustizia della provincia di Alborz, a ovest della capitale, afferma che i sette “hanno fornito sostegno al gruppo terrorista”. L’arresto è avvenuto a Fardis, circa 50 km a ovest di Teheran. Ieri le autorità avevano annunciato il fermo di altre 41 persone, per (presunti) legami con il doppio attacco dei giorni scorsi.

All’indomani dell’attacco i vertici governativi avevano riferito che gli attentatori “erano iraniani reclutati da Daesh”.