Gaibandha, musulmani tentano di stuprare una tribale cattolica
di Sumon Corraya

La giovane ha 20 anni e appartiene alla parrocchia di Mariampur. La famiglia subisce pressioni per ritirare la denuncia. Lo scorso anno la comunità cristiana locale è stata attaccata da polizia e musulmani per un esproprio di terre. Parroco: “Vogliamo giustizia e sicurezza”.


Gaibandha (AsiaNews) – Una giovane tribale di religione cattolica ha subito un tentativo di stupro da parte di tre uomini musulmani, e ora vive nella paura. L’aggressione è avvenuta nel villaggio di Madarpur, a Gaibandha, nella diocesi di Dinajpur. Lo scorso 18 giugno la ragazza di 20 anni è stata aggredita dai tre criminali – tra cui una guardia governativa – ma con le sue grida è riuscita ad attirare l’attenzione degli altri tribali. Giunti sul posto, essi sono riusciti a salvarla. Dopo la tentata violenza carnale i tre uomini si sono dati alla fuga e sono tutt’ora dispersi. La famiglia della giovane ha sporto denuncia, ma ora lamenta di subire pressioni da parte dei criminali, che vogliono l’annullamento del caso.

I tre denunciati sono Halim Shak, 28 anni, guardia di sicurezza in una fabbrica di zucchero; Ruhul Amin, 35, e Abdul Latif, 35. La tribale cattolica è membro della parrocchia di Mariampur. Lo scorso anno la sua famiglia è rimasta coinvolta in una disputa terriera. Alle violenze – un vero e proprio attacco premeditato – ha partecipato anche la polizia, schierata dalla parte dei musulmani che volevano l’esproprio dei terreni. La giovane, insieme ai genitori, è stata costretta ad abbandonare la casa e vive in una baraccopoli.

P. Samson Marandy, parroco di Mariampur, riferisce ad AsiaNews che la vittima “si trova già in una situazione di debolezza, perché perseguitata per la terra. Vive come una rifugiata e ha pure dovuto subire un’aggressione sessuale da parte dei musulmani”. “Qui i cristiani – aggiunge – sono la minoranza e restano vittime della maggioranza islamica. Noi leader ecclesiastici siamo dalla parte del nostro popolo. Vogliamo giustizia e sicurezza”.

In Bangladesh oltre il 90% della popolazione (su un totale di più di 160 milioni di abitanti) professa l’islam. I cristiani sono appena 600mila, di cui circa 350mila cattolici. Nell’ottobre 2016 papa Francesco (che potrebbe recarsi nel Paese il prossimo novembre) ha creato il primo cardinale, l’arcivescovo di Dhaka Patrick D’Rozario. In un’intervista esclusiva ad AsiaNews egli ha detto: “Il merito della mia nomina va al popolo del Bangladesh, alle sue tradizioni culturali e al fatto di essere un piccolo gregge. È anche una chiamata a testimoniare sempre di più il cristianesimo all’interno della maggioranza islamica e indù”.