Mons. Sanchez Sorondo: La Cina migliore realizzatrice della dottrina sociale della Chiesa

Il cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze, reduce da un viaggio a Pechino, esalta la Cina come un Paese dove il “bene comune” è il valore primario; dove “non ci sono baraccopoli”, né droga, dove si rispetta l’ambiente. Non come gli Stati Uniti di Donald Trump. “Molti punti di incontro” fra Cina e Vaticano.


Roma (AsiaNews) – “In questo momento, quelli che realizzano meglio la dottrina sociale della Chiesa sono i cinesi”. Lo ha dichiarato mons. Marcelo Sánchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze.

Nell’edizione spagnola di Vatican Insider del 2 febbraio scorso, il vescovo argentino elenca tutte le meraviglie che egli ha notato nel suo ultimo viaggio in Cina: “Essi tengono al bene comune, subordinano le cose al bene comune”.

“Ho incontrato una Cina straordinaria: ciò che la gente non capisce è che il principio centrale cinese è il lavoro, lavoro, lavoro. Non c’è altro. Al fondo è come diceva san Paolo: chi non lavora, non mangia”.

“Non ci sono baraccopoli, non hanno droga, i giovani non usano droga. Vi è come una coscienza nazionale positiva, essi desiderano dimostrare che sono cambiati, che accettano la proprietà privata”.

Secondo mons. Sanchez Sorondo, Pechino “sta difendendo la dignità della persona”, seguendo più di altri Paesi l’enciclica di papa Francesco “Laudato sì”, difendendo gli accordi di Parigi sul clima.

In questo la Cina si distingue dagli Stati Uniti: “L’economia non domina la politica, come succede negli Stati Uniti, come affermano gli stessi statunitensi. Come è possibile che le multinazionali del petrolio influenzino (Donald) Trump? Sapendo che tutto questo fa male alla terra, come dicono l’enciclica e gli scienziati. Il pensiero liberale ha liquidato il concetto del bene comune, non vuole nemmeno tenerne conto, afferma che è un'idea vuota, senza alcun interesse. Al contrario i cinesi, no, essi propongono lavoro e bene comune”.

"L'impressione – conclude - è che la Cina stia evolvendo molto bene. Mi hanno chiesto come sono i rapporti tra Cina e Vaticano, ho risposto che in questo momento non ve ne sono formalmente perché non abbiamo ambasciatori o nunzi, ma in questo momento ci sono molti punti di incontro. Il mondo è dinamico e si evolve. Non si può pensare che la Cina di oggi sia la Cina dei tempi di Giovanni Paolo II o la Russia della Guerra Fredda".

Mons. Sanchez Sorondo non è nuovo agli elogi per la Cina. Lo scorso febbraio 2017, in un incontro internazionale sul traffico di organi, egli ha difeso con accanimento Pechino dall’accusa di trapianti forzati operati da dottori cinesi sui prigionieri e condannati a morte.