Papa: Vicino al popolo dell’Indonesia per gli attentati alle chiese di Surabaya

Al Regina Caeli papa Francesco prega per le vittime e i loro congiunti delle tre chiese colpite da bombe e attacchi suicidi. Una preghiera in silenzio. La solennità dell’Ascensione “ci esorta ad alzare lo sguardo al cielo, per poi rivolgerlo subito alla terra”. “La missione affidata da Gesù agli Apostoli… prosegue ancora oggi: essa richiede la collaborazione di tutti noi”. Una “missione sconfinata”, sostenuta dallo Spirito Santo. La Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. La Festa della Mamma.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco è “vicino al caro popolo dell’Indonesia, in special modo alle comunità cristiane della città di Surabaya” per la serie di attentati che hanno colpito tre chiese, una cattolica e due protestanti questa mattina facendo diversi morti e decine di feriti. Parlando oggi dopo la recita del Regina Caeli con i pellegrini radunati in piazza san Pietro, il papa ha aggiunto: “Elevo la mia preghiera per le vittime e i loro congiunti. Insieme invochiamo il Dio della pace affinché faccia cessare queste violente azioni, e nel cuore di tutti trovino spazio non sentimenti di odio e violenza, ma di riconciliazione e di fraternità”. Egli ha poi chiesto a tutti di pregare in silenzio.

In precedenza, il pontefice aveva spiegato il senso della solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo, che in Italia e in altre parti del mondo si celebra oggi nella settima domenica del tempo di Pasqua.

Questa festa, ha detto, “ci esorta ad alzare lo sguardo al cielo, per poi rivolgerlo subito alla terra, attuando i compiti che il Signore risorto ci affida”.

“L’evento dell’Ascensione – ha continuato - viene subito dopo la missione che Gesù affida ai discepoli. Si tratta di una missione sconfinata – cioè letteralmente senza confini – che supera le forze umane. Gesù infatti dice: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15). Sembra davvero troppo audace l’incarico che Gesù affida a un piccolo gruppo di uomini semplici e senza grandi capacità intellettuali! Eppure questa sparuta compagnia, irrilevante di fronte alle grandi potenze del mondo, è inviata a portare il messaggio d’amore e di misericordia di Gesù in ogni angolo della terra”.

“Ma questo progetto di Dio può essere realizzato solo con la forza che Dio stesso concede agli Apostoli. In tal senso, Gesù li assicura che la loro missione sarà sostenuta dallo Spirito Santo” (cfr Atti 1,8).

“La missione affidata da Gesù agli Apostoli è proseguita attraverso i secoli, e prosegue ancora oggi: essa richiede la collaborazione di tutti noi. Ciascuno, infatti, in forza del Battesimo che ha ricevuto, è abilitato per parte sua ad annunciare il Vangelo… Si tratta di essere uomini e donne dell’Ascensione, cioè cercatori di Cristo lungo i sentieri del nostro tempo, portando la sua parola di salvezza sino ai confini della terra. In questo itinerario noi incontriamo Cristo stesso nei fratelli, soprattutto nei più poveri, in quelli che soffrono nella propria carne la dura e mortificante esperienza di vecchie e nuove povertà. Come all’inizio Cristo Risorto inviò i suoi apostoli con la forza dello Spirito Santo, così oggi Egli invia noi, con la stessa forza, per porre segni concreti e visibili di speranza”.

“La Vergine Maria – ha concluso - che, quale Madre del Signore morto e risorto, ha animato la fede della prima comunità dei discepoli, aiuti anche noi a tenere «in alto i nostri cuori», come ci esorta a fare la Liturgia. E nello stesso tempo ci aiuti ad avere ‘i piedi per terra’, e a seminare con coraggio il Vangelo nelle situazioni concrete della vita e della storia”.

Il papa ha poi ricordato che oggi la Chiesa celebra la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, sul tema «Fake news – ossia notizie false – e giornalismo di pace». A tale proposito Francesco ha diffuso già mesi fa un messaggio sull’argomento. Il pontefice ha quindi salutato “tutti gli operatori dei media, in particolare i giornalisti che si impegnano a cercare la verità delle notizie, contribuendo a una società giusta e pacifica”.

Poiché in Italia e in altre parti del mondo si celebra oggi la Festa della Mamma, Francesco ha chiesto “un applauso alle mamme” e ha aggiunto: “Vorrei ringraziare tutte le mamme per la loro custodia delle famiglie e vorrei ricordare anche le mamme del cielo, che continuano ad aiutarci”.