Rallenta l’economia cinese, sotto la minaccia dei dazi Usa e del debito

Nel secondo trimestre l’economia è cresciuta del 6,7% rispetto a un anno fa, in leggera diminuzione rispetto al 6,8% nel primo trimestre. In giugno, le esportazioni cinesi sono cresciute, come pure il surplus degli scambi con gli Stati Uniti, creando timori per un inasprimento della guerra dei dazi.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nel secondo trimestre del 2018, l’economia della Cina ha subito un rallentamento a causa della minaccia Usa sui dazi all’export cinese e per gli sforzi del governo di ridurre il debito statale controllando i prestiti.

Quest’oggi l’Ufficio nazionale di statistiche ha dichiarato che nel secondo trimestre l’economia del Paese è cresciuta del 6,7% rispetto a un anno fa, in leggera diminuzione rispetto al 6,8% nel primo trimestre.

La seconda economia al mondo sente da tempo gli effetti della politica del governo di ridurre il debito, anche se negli ultimi mesi la banca centrale ha ridotto il livello delle riserve bancarie facilitando prestiti alle imprese.

In compenso, in giugno, le esportazioni cinesi sono cresciute, come pure il surplus degli scambi con gli Stati Uniti, creando timori per un inasprimento della guerra dei dazi.

Da anni gli Usa chiedono un riequilibrio nella bilancia commerciale con la Cina e hanno deciso di porre dazi del 25% a una serie di prodotti cinesi d’importazione. Il presidente Usa Donald Trump minaccia di imporre nuovi dazi del 10% a un’altra serie di prodotti cinesi per un valore di 200 miliardi di dollari.