Kerala: mons. Mulakkal, accusato di stupro, interrogato in tribunale
di Nirmala Carvalho

Il presule deve comparire davanti al giudice di prima istanza. La polizia lo ha condotto anche sul luogo dove sarebbero avvenuti gli stupri. Una suora delle Missionarie di Gesù che ha manifestato contro il vescovo lamenta di essere stata allontanata da tutti gli incarichi.


Mumbai (AsiaNews) – In Kerala continuano le indagini sul vescovo accusato di stupro. Oggi mons. Franco Mulakkal, ex titolare della diocesi di Jalandhar (in Punjab) e accusato di violenza sessuale contro una suora delle Missionarie di Gesù, comparirà davanti al giudice nel Tribunale di prima istanza di Pala.

Mons. Mulakkal è rimasto in custodia della polizia di Kottayam, che conduce l’inchiesta, per due giorni. Lo scorso 21 settembre egli è stato arrestato con l’accusa di aver perpetrato abusi sessuali contro la religiosa per due anni, dal 2014 al 2016. Dopo il fermo, il vescovo ha accusato un malore ed è stato ricoverato al Kottayam Medical Hospital.

Ieri gli agenti hanno condotto l’imputato sul luogo in cui sarebbero avvenute le violenze. Si tratta della stanza n. 20 del convento di Kuravilangad, di proprietà della Chiesa. Il giorno prima in ospedale egli è stato sottoposto al test di potenza sessuale.

Il caso del vescovo occupa da giorni le pagine dei quotidiani indiani. L’episodio è venuto alla ribalta con una manifestazione organizzata da cinque consorelle della religiosa che ha denunciato lo stupro. Ora una di esse, sr. Lucy Kalappura della diocesi di Mananthavady, nel distretto d Wayanad, lamenta di essere stata allontanata dai suoi incarichi, compreso l’insegnamento del catechismo ai ragazzi della 10ma classe. La suora sostiene che le gerarchie della parrocchia in cui opera, la St. Mary’s Church, insieme alla madre superiore della congregazione, hanno deciso di sospendere tutte le sue attività pastorali, compresa la distribuzione dell’eucarestia, l’insegnamento della Bibbia e la partecipazione alle preghiere.

Secondo sr. Lucy, si tratta di una ritorsione per aver partecipato alle proteste contro il vescovo. La parrocchia invece dichiara che la suora è stata estromessa per le lamentele dei fedeli, “che disapprovano le sue recenti critiche nei confronti della Chiesa diffuse sui social media e hanno informato il parroco, p. Stephen Kottakkal. I fedeli hanno anche avuto problemi con il modo in cui lei insegna la fede ed è coinvolta nelle attività di battesimo. Sister Lucy è stata solo informata dalla sua superiora del sentimento della gente. Nessuna restrizione è stata imposta su di lei, né come cattolica né come suora”.