Bangkok, una delegazione cattolica al 230mo anniversario del tempio di Chetupon

Lo scorso maggio, 50 monaci avevano consegnato a papa Francesco le traduzioni di un testo sacro della loro tradizione. P. Daniele Mazza, missionario del Pime: “Il dialogo reso concreto dall’incontro”.


Bangkok (AsiaNews) – Il prossimo 9 novembre, una delegazione del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso si recherà a Bangkok, dove prenderà parte alla cerimonia per il 230mo anniversario del Tempio reale di Chetupon (Wat Pho). Mons. Ángel Ayuso Guixot, segretario dell’organismo vaticano, e mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku, sottosegretario con responsabilità per il buddismo, hanno accettato l’invito del venerabile Phra Thepweeraporn, abate di Wat Phra Chetupon. Alla rappresentanza proveniente dalla Santa Sede si uniranno anche mons. Paul Tschang In-Nam, nunzio apostolico presso Thailandia e Myanmar, p. Dario Pavisa, segretario della nunziatura a Bangkok, oltre a diversi esponenti della Chiesa locale.

Tra questi vi sarà anche p. Daniele Mazza, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) che ha dedicato la sua missione in Thailandia al dialogo interreligioso. Parroco della chiesa di Maria Madre della Misericordia a Nonthaburi, 25km a nord di Bangkok, egli è il primo missionario ad aver conseguito un master in buddhismo presso la prestigiosa università Mahachulalongkornrajavidyalaya (Mcu). L’ateneo buddista è un punto di riferimento per la formazione dei religiosi della tradizione theravada e mahayana. Lo scorso 16 maggio, p. Mazza ha condotto in Vaticano una delegazione composta da 50 monaci buddisti, tra cui il venerabile Phra Rajaratanasunthon, rappresentante del patriarca, ed alcuni studiosi del tempio di Chetupon. Durante un’udienza privata, essi hanno consegnato a papa Francesco le traduzioni in lingua thai e pali del Phra Malai, antico testo sacro buddista che il re Rama VII regalò a Pio XI nel 1934.

“Il volume è stato custodito per anni nei Musei Vaticani – racconta ad AsiaNews p. Mazza – fino a quando la direzione ha chiesto alla Chiesa thai di trovare qualcuno in grado di tradurlo. Il venerabile prof. Phra Rajapariyattimuni, vice abate del tempio di Chetupon e preside della facoltà di Buddismo dell’Mcu, nonché mio professore, si è assunto l’impegno. Mentre alcune università thai avevano chiesto un compenso, egli ha deciso di lavorare senza retribuzione: ha creato una commissione ad hoc e ha portato a termine l’incarico. La riconsegna ufficiale del testo a papa Francesco, avvenuta lo scorso maggio, è stata molto significativa perché ha ricordato la visita del venerabile Somdej Phra Wanaratana a Paolo VI nel 1972, la prima volta di una delegazione buddista in Vaticano. All’epoca dell’incontro il monaco era ancora abate di Chetupon, ma negli anni successivi divenne patriarca”.

Secondo p. Mazza, l’invito delle autorità del tempio “rinnova le profonde relazioni tra buddismo thai e Vaticano”. A livello mediatico, l'annuncio del prossimo incontro tra la delegazione vaticana e le autorità religiose di Chetupon ha avuto grande risalto. “Tutti i giornali ed i media nazionali ne hanno parlato. La gente è molto contenta e anche orgogliosa per il prezioso aiuto dei monaci buddisti nella traduzione del testo sacro”, afferma il missionario. “Informato da mons. Guixot – conclude p. Mazza – papa Francesco ha espresso grande gioia per questa iniziativa, che è un’importante occasione di dialogo. Sono convinto: ogni volta che si fa esperienza di questi momenti di apertura, è possibile andare oltre il pregiudizio o il sentito dire. Il dialogo viene così reso concreto dall'incontro tra persone e non si limita più a idee astratte”.