Singapore: a due uomini gay l’adozione di un bimbo, figlio di madre surrogata

È la prima sentenza su questo tema. Il piccolo era nato negli Stati Uniti, al termine di un processo di riproduzione assistita che ha utilizzato il seme di uno dei due uomini. Il padre biologico potrà adottare il bambino in qualità di genitore single. A Singapore, le rivendicazioni della comunità omosessuale alimentano accesi dibattiti. Il tribunale assicura: “Nessuna simpatia”.


Singapore (AsiaNews/Agenzie) – L'Alta Corte di Singapore ha emesso quest’oggi per la prima volta una sentenza che consentirà ad una coppia omosessuale composta da due uomini di adottare un bambino di cinque anni, concepito negli Stati Uniti attraverso una madre surrogata. Presieduto dal giudice Sundaresh Menon, il collegio ha ribaltato il verdetto formulato da un tribunale statale. Secondo l’Alta Corte, che con quella d’Appello costituisce il più alto grado di giudizio nella città-Stato, l’adozione “aumenterebbe le prospettive del bambino di acquisire la cittadinanza di Singapore e di assicurare la sua residenza a lungo termine”.

I giudici sottolineano che la Corte ha preso in considerazione la politica di Singapore sulle famiglie dello stesso sesso e il suo rapporto con il caso, nonché qualsiasi violazione delle normative in materia di adozione. Per i giudici, nessuna delle ragioni “era pressante al punto da permettere di ignorare l'imperativo di tutelare il benessere del bambino e considerare ciò una priorità”. La Corte sottolinea che la decisione non approva le azioni della coppia e non è il “risultato di simpatie”.

La coppia, due singaporiani 45enni la cui identità è nascosta da nomi di fantasia (James e Shawn), aveva chiesto di adottare il bambino (Noel) nel dicembre 2014, un anno dopo la sua nascita. Il piccolo era nato negli Stati Uniti da una madre surrogata, al termine di un processo di riproduzione assistita che ha utilizzato il seme di uno dei due uomini. Fino ad ora il bambino è stato un cittadino americano e viveva a Singapore con un lasciapassare, che doveva esser rinnovato ogni sei mesi lasciando il Paese. In virtù della sentenza, il padre biologico potrà adottare il bambino in qualità di genitore single.

Negli ultimi mesi, le rivendicazioni della comunità omosessuale hanno alimentato accesi dibattiti tra i singaporiani, in particolate riguardo la Sezione 377A del Codice penale. Introdotta nel 1938, la norma sull’ “oltraggio alla decenza” criminalizza i rapporti omosessuali tra uomini. In seguito alla sentenza della Corte suprema indiana che ha depenalizzato il sesso omosessuale, la legge è di nuovo messa in discussione da quanti ne chiedono l’abrogazione in nome dei diritti umani. A questi si oppongono coloro che vedono nella sua abolizione una minaccia alle famiglie ed alla società singaporiana.