Corea del Nord e Usa non concordano su denuclearizzazione e sanzioni. Hanoi e Washington siglano intese per oltre 21 miliardi di dollari. Trump: “Orgoglioso dei traguardi raggiunti da Hanoi negli ultimi anni”. Economista: “Il regime scaltro a risolvere alcuni conflitti sul surplus commerciale con gli Stati Uniti”.
Hanoi (AsiaNews) – L’atteso secondo vertice tra Kim Jong-un e Donald J. Trump si è concluso in un nulla di fatto, ma la visita del presidente Usa in Vietnam ha agevolato la firma di importanti accordi commerciali tra Hanoi e Washington, che siglano intese per oltre 21 miliardi di dollari. In cambio di questa cifra, le compagnie aeree vietnamite VietJet e Bamboo Airways riceveranno dall’americana Boeing un totale di 110 velivoli di ultima generazione, a cui si aggiunge un contratto di manutenzione a lungo termine con la General Electric.
Negli ultimi due giorni, gli occhi del mondo guardavano alla capitale vietnamita. Sul tavolo dei leader nordcoreano e statunitense vi erano temi come la denuclearizzazione e le prospettive economiche di Pyongyang. Ri Yong-ho, ministro degli Esteri di Pyongyang, dichiara oggi il suo Paese ha presentato proposte “realistiche”, tra cui la completa dismissione dell’impianto nucleare di Yongbyon, nonché l’interruzione dei test su ordigni atomici e missili a lungo raggio. In cambio, il regime voleva “una parziale revoca delle sanzioni, che ostacolano l'economia civile e il sostentamento del nostro popolo”. “La nostra posizione principale rimarrà invariata e le nostre richieste non cambieranno mai, anche se gli Stati Uniti proporranno nuovi negoziati in futuro”, conclude Ri.
Nonostante l’epilogo, ospitare il vertice è stato per gli osservatori “un grande successo diplomatico del Vietnam”. A ciò si aggiungono i rilevanti sviluppi nelle relazioni economiche tra Hanoi e Washington. Nel primo giorno del summit, prima di incontrare Kim, Trump ha presenziato alla cerimonia di firma di alcuni accordi commerciali con il presidente vietnamita Nguyễn Phú Trọng (foto). VietJet acquisterà dalla Boeing 100 aerei 737 MAX, in cambio di 12,7 miliardi Usa. La compagnia aerea corrisponderà anche 5,3 miliardi alla General Electric per la manutenzione dei motori LEAP-1B presenti nella sua flotta. La Bamboo invece ha ufficializzato l’acquisto di 10 787 a fusoliera larga. Gli acquisti consentiranno alle due società vietnamite di espandersi nel mercato internazionale.
Riguardo alla cooperazione economica tra Usa e Vietnam, Trump si è dichiarato “orgoglioso dei traguardi raggiunti da Hanoi negli ultimi anni”. Alla luce delle ultime evoluzioni, Nguyễn Xuân Nghĩa, noto economista e ricercatore, sottolinea la “alquanto sofisticata diplomazia” che il governo vietnamita ha mostrato in questi giorni. “Hanoi – afferma l’esperto – è stata molto scaltra a risolvere alcuni conflitti riguardanti il commercio con gli Stati Uniti. Il Vietnam possiede un grande surplus negli scambi con l’America, per questo ha siglato questi accordi”. Stando ai dati ufficiali, nel 2018 questo è ammontato a 34,8 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 32,32 dell’anno precedente.