Dhaka-Pechino, accordi per sviluppo e crescita. Aiuti anche ai Rohingya

I premier Sheikh Hasina e Li Keqiang si sono incontrati nella Grande Sala del popolo a Pechino. In totale, hanno firmato nove accordi. Il patto per i profughi scappati dal Myanmar consiste nella donazione di 2.500 tonnellate di riso.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Cinque accordi, tre memorandum d’intesa e un documento, per un totale di nove patti in tema di sviluppo, crescita, investimenti, cooperazione tecnica, cultura e turismo: sono gli accordi firmati ieri tra i governi di Bangladesh e Cina durante un incontro dei rispettivi premier, Sheikh Hasina e Li Keqiang. L’incontro si è svolto a Pechino, nella Grande Sala del popolo (il palazzo dell’Assemblea nazionale).

Con gli accordi, i due Paesi rinnovano i legami d’amicizia e collaborazione economica già molto forti. Infatti il Bangladesh è terra privilegiata per le imprese cinesi, che qui trasferiscono rami di produzione o intere aziende, sfruttando bassi salari e regolamentazione in tema di lavoro pressochè inesistente.

Tra le intese raggiunte, i due leader asiatici hanno anche dato vita al primo accordo di aiuti ai profughi musulmani Rohingya, scappati dal Myanmar e accampati nel sud del Bangladesh da circa due anni e in attesa di rimpatrio. L’accordo s’intitola “Letter of Exchange (LoC) on the Rohingya Refugees Rice Aid” e consiste nella donazione di 2.500 tonnellate di riso agli sfollati da parte di Pechino.

A proposito di operazioni di rientro, il premier cinese ha affermato che “non c’è dubbio che [la questione dei rifugiati] sia un grande problema per il Bangladesh”. Poi ha ribadito la necessità di rivolvere la crisi in maniera bilaterale con il governo del Myanmar e ha assicurato che la Cina – con diversi interessi nello Stato birmano – farà la sua parte.