Trump mette il veto: continua la vendita di armi ai sauditi

Per il presidente Usa i provvedimenti finirebbero per “indebolire la competitività dell’America” e “minare le importanti relazioni” con i partner. L’escalation della tensione in atto con l’Iran il pretesto addotto per giustificare la vendita miliardaria. Entro il 2 agosto il Senato deve votare l’eventuale ribaltamento del veto presidenziale. 


Washington (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente Usa Donald Trump ha messo il veto a una serie di risoluzioni [bipartisan] del Congresso, che intendeva bloccare la vendita di armi all’Arabia Saudita e ad altri alleati nella guerra nello Yemen. I provvedimenti di Camera e Senato, adottati nelle scorsa settimane, secondo la Casa Bianca finirebbero per “indebolire la competitività dell’America nel mondo e minerebbero le importanti relazioni” con i “nostri partner”. 

Bloccare la finalizzazione di un contratto di otto miliardi di dollari, ha proseguito Trump rivolgendosi ai membri della Camera Alta, “nuocerebbe egualmente alla credibilità degli Stati Uniti in quanto partner affidabile”. Il messaggio in caso di approvazione del veto, aggiunge, è che “siamo pronti ad abbandonare i nostri alleati proprio mentre le minacce [il riferimento è alle tensioni in atto con l’Iran] si stanno intensificando”. 

Per queste ragioni, ha concluso l’inquilino della Casa Bianca, “è mio dovere rinviare [queste risoluzioni] al Senato senza la mia approvazioni”. 

A fine maggio l’amministrazione americana ha finalizzato il contratto (miliardario) per la vendita di armi ai sauditi, invocando come pretesto una situazione di urgenza determinata dallo scontro in atto con Teheran. Tuttavia, i membri della Camera (democratici e repubblicani), molti dei quali colpiti dall’assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi e dalle vittime civili nel contesto del conflitto in Yemen, hanno votato una serie di misure per bloccare la vendita. 

Il Congresso americano aveva già approvato ad inizio aprile una risoluzione che esortava il presidente Trump a bloccare il sostegno alla coalizione araba a guida saudita, impegnata dal 2015 nel conflitto in Yemen contro i ribelli Houthi sostenuti da Teheran. Dall’intervento della coalizione, la guerra ha causato circa 10mila morti e la “peggiore crisi umanitaria al mondo” con milioni di persone sull’orlo della fame come hanno certificato gli esperti delle Nazioni Unite. 

Nei prossimi giorni il Senato dovrà decidere se ribaltare il veto presidenziale, proseguendo il braccio di ferro con Trump. Il voto si dovrebbe tenere prima del 2 agosto, quando i parlamentari lasceranno la capitale Washington per una pausa estiva di cinque settimane. Analisti ed esperti sottolineano che, pur avendo un sostegno bipartisan, la mozione difficilmente supererà i due terzi necessari sui 100 senatori per superare il veto della Casa Bianca.