Colombo, approvato emendamento alla Costituzione: più poteri al presidente

Votato a larga maggioranza dal Parlamento, esso abolisce una legge costituzionale del 2015 varata per arginare gli eccessi dell’esecutivo. Rafforzato il dominio della famiglia Rajapaksa sulla politica nazionale. Contrari opposizione, comunità cattolica, società civile e anche fedeli buddisti.


Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Il Parlamento ha approvato ieri sera a larga maggioranza il 20° emendamento alla Costituzione, che concentra i poteri nelle mani del presidente Gotabaya Rajapaksa. La misura abolisce la legge costituzionale varata cinque anni fa dall’amministrazione Sirisena per arginare gli eccessi dell’esecutivo.

La schiacciante vittoria del partito al potere alle elezioni parlamentari di agosto ha permesso l’approvazione dell’emendamento. Ora Rajapaksa potrà assumere il diretto controllo di uno o più ministeri, nominare e licenziare ministri, e scegliere i membri delle autorità “indipendenti”, come quella elettorale.

Il presidente potrà anche sciogliere il Parlamento – in carica per cinque anni – dopo due anni e mezzo di legislatura; prima era possibile solo negli ultimi sei mesi. Con la riforma costituzionale è cancellato inoltre il divieto di assumere incarichi pubblici per chi possiede una doppia cittadinanza. La modifica apre le porte del Parlamento a un fratello di Rajapaksa, che è anche cittadino Usa.

La famiglia Rajapaksa domina la politica del Paese. Mahinda, fratello di Gotabaya, è l’attuale primo ministro; egli era stato già presidente dal 2005 al 2015. Altri tre familiari sono ministri e uno è parlamentare.

L’emendamento è osteggiato da opposizione e movimenti della società civile, che temono la cancellazione di una serie di riforme in chiave democratica introdotte nel 2015. Fedeli cattolici, ma anche della maggioranza buddista, ritengono che la modifica promuova l’autoritarismo, indebolisca il parlamento, riduca l'indipendenza della magistratura e delle istituzioni e rende più difficile per i cittadini far parte del processo legislativo e contrastare il governo.