Gang malmena abitanti di Xiaotangshan: protestavano contro demolizioni forzate

Picchiatori assoldati dalle autorità locali. Abbattimenti iniziati a novembre. Alcune vittime hanno subito lesioni gravi; altre hanno continuato la protesta. Casi simili di aggressione si sono avuti anche per la demolizione di luoghi sacri.


Pechino (AsiaNews) – Un gruppo di picchiatori assoldato dalle autorità locali ha malmenato gli abitanti di un villaggio che protestavano per la demolizione forzata delle loro case. Da quanto riporta Radio Free Asia, il fatto è avvenuto il 21 aprile a Xiaotangshan (distretto di Changping), alle porte della capitale.

Gli autori dell’attacco (più di 10) erano guidati da Wu Longli, il vice capo del villaggio. Essi hanno lasciato la scena prima dell’arrivo di polizia e soccorsi. Alcune vittime del pestaggio sono state trovate prive di coscienza e hanno avuto bisogno di cure mediche; altre hanno continuato a protestare.

Gli abbattimenti delle abitazioni sono iniziati a novembre; da allora i residenti sono accampati sulle macerie in segno di protesta. Secondo i funzionari di Xiaotangshan, il contratto di costruzione sottoscritto dalle autorità locali nel 1998 era irregolare.

In Cina si verificano spesso casi di aggressione nei confronti di chi manifesta contro demolizioni ed espropri ordinati dal governo. In diverse occasioni essi hanno riguardato luoghi di culto. Nel 2005 16 suore cattoliche di Xian sono state bastonate e ferite per aver difeso una scuola dall’abbattimento. Nel 2013 una squadra di “teppisti” e funzionari di governo ha picchiato in maniera selvaggia un gruppo di cristiani della contea di Lincheng (Hainan): i fedeli cercavano solo di impedire il furto dei terreni su cui doveva sorgere la loro chiesa.