Il direttore generale Grossi conferma che il prossimo termine scadrà il 24 giugno. Una “misura tampone” per evitare di “volare alla cieca”. Ambasciatore iraniano: “Cogliere l’opportunità extra fornita” da Teheran per la revoca delle sanzioni. Ministero degli Esteri: da Vienna “progressi molto significativi”.
Vienna (AsiaNews/Agenzie) - L’Iran ha prolungato ieri “di almeno un mese” l’intesa temporanea con i vertici dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), concedendo il via libera alle “attività di sorveglianza e verifica” sugli impianti nucleari nella Repubblica islamica. Secondo quanto riferisce il direttore generale dell’organismo Onu Rafael Grossi, il nuovo termine dovrebbe scadere il prossimo 24 giugno. Teheran ha dato il proprio assenso al prolungamento per non ostacolare la fase finale dei negoziati in corso a Vienna sull’accordo nucleare del 2015, con il pieno ritorno degli Stati Uniti e la revoca - almeno parziale - delle sanzioni.
Il direttore generale Aiea spiega che l’accordo serve a colmare un vuoto e “scongiurare colloqui al buio” con la controparte iraniana. Pur accogliendo con favore l’apertura di Teheran, Grossi ha però riconosciuto che la situazione non è favorevole. “Un accordo temporaneo - avverte - è una sorta di misura tampone. È per evitare di volare completamente alla cieca”.
Di recente Teheran ha violato in maniera progressiva i termini del patto, allentando le restrizioni sulle attività nucleari. I primi passi in questa direzione risalgono al 2019, in risposta al ritiro nel maggio 2018 da parte dell’allora presidente Usa Donald Trump dal Jcpoa e alla reintroduzione delle più dure sanzioni della storia, determinando un crollo dell’economia iraniana.
L’accordo temporaneo scadrà il 24 giugno, a pochi giorni dallo svolgimento delle elezioni presidenziali destinate ad archiviare l’era del moderato Hassan Rouhani (che non potrà candidarsi avendo concluso il secondo mandato) e condurre al potere un conservatore. Un cambiamento destinato ad influire anche su tempi, modi e possibili risultati dei colloqui in atto sul nucleare.
A febbraio la Repubblica islamica aveva annunciato l’interruzione dell’applicazione del protocollo Aiea, che consente l’accesso ai siti sospetti e la visione delle camere di sorveglianza. Tuttavia, le parti avevano poi finalizzato un “patto tecnico temporaneo” della durata di tre mesi. Annunciando il prolungamento, l’ambasciatore iraniano all’Aiea Kazem Gharibabadi ha detto che le potenze mondiali dovrebbero “cogliere l’opportunità extra fornita dall’Iran in buona fede, per la revoca completa delle sanzioni”. Ieri il ministero iraniano degli Esteri ha parlato di “progressi molto significativi” ai colloqui di Vienna, che potrebbero sfociare in “risultati” se “verrà presa una decisione politica a Washington”.