Bassora, almeno quattro morti negli scontri fra sadrisiti e filo-iraniani

Le violenze fra fazioni sciite rivali dalla capitale si sono spostate nel sud del Paese, nel principale centro petrolifero. Dalla notte miliziani dei due fronti hanno ingaggiato violenti scontri. Tensione anche a Baghdad: razzi hanno colpito una moschea nella periferia orientale, danni materiali ma non vi sarebbero vittime. 


Baghdad (AsiaNews) - Dopo una giornata, quella di ieri, di relativa calma senza gravi episodi di violenza oggi si registrano nuove vittime in Iraq, nazione da quasi un anno bloccata a livello istituzionale e finita nei giorni scorsi sull’orlo di una guerra civile. Teatro degli scontri la città di Bassora, nel sud, dove nella notte e nelle prime ore della mattinata si sono fronteggiati militanti musulmani sciiti, rivali fra loro: fonti della sicurezza riferiscono che il bilancio provvisorio è di almeno quattro vittime e diversi feriti. 

Ieri diverse personalità politiche e religiose hanno lanciato appelli alla calma e invocato elezioni anticipate per mettere fine allo stallo politico, che impedisce dallo scorso ottobre l’elezione del nuovo presidente della Repubblica e di un governo con pieni poteri. Lo stallo ha acuito ancor più i disservizi interni all’apparato statale e l’instabilità sociale, finendo per colpire una popolazione che da almeno due decenni deve fronteggiare conflitti, sanzioni, rivolte civili, estremismo etnico-religioso e corruzione endemica.

A innescare l’ultima ondata di violenze l’annuncio di ritiro definitivo dalla vita politica del Paese del leader sciita Moqtada al-Sadr (contrapposto alle milizie filo-iraniane), il quale è poi intervenuto in prima persona chiedendo ai propri simpatizzanti e sostenitori di ritirarsi per scongiurare ulteriore spargimento “di sangue iracheno”. Teatro degli scontri di oggi il centro di Bassora, il principale polo petrolifero dell’Iraq. Due delle vittime erano membri della milizia delle Brigate della Pace di al-Sadr, contrapposti ai movimenti jihadisti filo-iraniani di Asa'ib Ahl al Haqq.

Momenti di tensione si sono registrati sempre oggi nella periferia orientale di Baghdad, quando un missile ha colpito un sito religioso. Nel mirino una sala per le cerimonie e la moschea di Amir Ali bin Abi Talib a Nahrawan, zona est della capitale: una fonte della sicurezza interna, rilanciata da Shafaq, riferisce che l’attacco a colpi di razzi è avvenuto all’alba e ha causato danni materiali, ma non vi sarebbero ulteriori morti o feriti.