Dili, inaugurata da mons. Peña Parra la sede della nunziatura apostolica

La cerimonia con il sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato che ha anche incontrato il presidente Ramor-Horta e lodato la scelta del Paese di inserire la dichiarazione sulla Fraternità umana firmata da papa Francesco e l’imam al Tayyeb nei programmi scolastici nazionali.


Dili (AsiaNews) - Si sta concludendo in queste ore a Timor Est la visita del sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, mons. Edgar Peña Parra in occasione dell’inaugurazione della sede della nunziatura apostolica, nel più giovane Paese dell’Asia che proprio quest’anno ha celebrato i vent’anni dalla sua indipendenza. L’edificio - che si trova accanto alla storica chiesa di Motael - vuole essere un segno visibile della vicinanza di papa Francesco a questa nazione dove la stragrande maggioranza della popolazione è cattolica.

All’inaugurazione tenutasi il 20 settembre era presente anche il presidente Jose Ramos-Horta - premio Nobel per la pace 1996 - oltre all’arcivescovo di Dili, il neo-cardinale Virgilio do Carmo da Silva, e a rappresentanti della Chiesa locale e delle altre confessioni religiose. Ma la visita è stata anche l'occasione per incontrare le attività pastorali e assistenziali della Chiesa cattolica locale, tra le quali l'Università cattolica di Dili che ha dedicato per l'occasione un simposio alla Dichiarazione sulla fraternità umana, firmata ad Abu Dhabi, nel 2019, da Francesco e dal Grande Imam di Al Azhar al-Tayyib.   

Nel suo intervento mons. Peña Parra ha espressamente lodato Timor Est per la decisione del suo Parlamento di adottare questo documento come norma nazionale. In un Paese che ha vissuto il dramma di una sanguinosa guerra di indipendenza, i suoi contenuti verranno studiati dai ragazzi a scuola per guidare “i giovani nel loro desiderio di essere buoni cittadini non solo di questo Paese, ma anche del mondo”, poiché è solo “riconoscendo l'intrinseca dignità di tutte le persone che possiamo raggiungere la vera riconciliazione e la pace per le ferite del passato e creare una società giusta e prospera per le generazioni future”.

La visita del sostituto della Segreteria di Stato è giunta a pochi giorni dalla festa a Dili per il nuovo cardinale Virgilio do Carmo da Silva, il primo della storia della Chiesa di Timor Est, creato da papa Francesco nel Concistoro del 27 agosto scorso. Nella Messa di ringraziamento tenuta nella sua arcidiocesi il 6 settembre il porporato era tornato anche a parlare del viaggio che papa Francesco avrebbe dovuto compiere in questo Paese nel 2020 ma era poi stato annullato a causa della pandemia. “Gli ho ricordato che il popolo timorese attende con ansia la sua visita – ha detto Virgilio do Carmo da Silva -. E nonostante fosse difficile per lui alzarsi in piedi dalla sedia a rotelle, mi ha risposto a voce alta: verrò a Timor Est”.