Punjab: i cristiani ricordano Salman Taseer e il suo “coraggio” contro la blasfemia
di Jibran Khan
Sacerdote a Lahore: a due anni dalla morte, “vergognoso” che il suo omicida sia celebrato come eroe. L’ex governatore del Punjab ha sacrificato la propria vita per Asia Bibi, le minoranze e la lotta contro la “legge nera”. Ancora mistero sulla sorte del figlio, sequestrato da un commando estremista nell’agosto 2011.

Islamabad (AsiaNews) - "Sono trascorsi due anni e l'assassino dell'ex governatore viene ancora dipinto come un eroe. È un fatto vergognoso". Con queste parole p. Arshad John sacerdote dell'arcidiocesi di Lahore, ricorda ad AsiaNews il secondo anniversario dalla morte di Salman Taseer, governatore del Punjab ucciso da Malik Mumtaz Hussain Qadri, una delle sue guardie del corpo, il 4 gennaio 2011 (cfr. AsiaNews 04/01/2011 Assassinato il governatore del Punjab. Aveva chiesto la grazia per Asia Bibi). Durante il suo mandato egli aveva saputo intrecciare un forte legame con i leader cristiani, prendendo in prima persona le difese di Asia Bibi e bollando come "Legge nera" le norme sulla blasfemia. Per onorarne la memoria, a Lahore e in diverse parti del Pakistan associazioni, attivisti e semplici cittadini hanno organizzato funzioni e veglie di preghiera.

Il sacerdote ricorda Salman Taseer come un uomo "coraggioso", che ha saputo "resistere nonostante pressioni e minacce". P. Arshad aggiunge che il politico pakistano - come, dopo di lui, è successo al ministro cattolico per le Minoranze Shahbaz Bhatti - "ha donato la propria vita per la causa" e "il suo sacrificio non sarà vano. La sua posizione nei riguardi delle minoranze verrà ricordata per sempre".

Salman Taseer si è battuto per emendare le leggi sulla blasfemia, che prevedono il carcere a vita o la condanna morte per quanti profanano il Corano o dissacrano il nome del profeta Maometto. Una norma che è fonte di abusi ed è stata usata, diverse volte, per dirimere controversie personali o colpire minoranze religiose, fra cui i cristiani. Fra i tanti casi ricordiamo il più emblematico: Asia Bibi, madre di cinque figli, per la cui salvezza il governatore si era speso in prima persona. Per questa sua lotta egli aveva ricevuto una fatwa di condanna a morte da parte di alcuni imam radicali.

Il suo assassino Mumtaz Qadri è ancora oggi celebrato come un "eroe nazionale". Egli è stato condannato alla pena capitale in primo grado; il processo di appello è tuttora pendente presso l'Alta corte di Islamabad, ma non vi sono date precise sulle udienze. Al tempo stesso, è ancora avvolta nel mistero la sorte di Shahabz Taseer, uno dei figli dell'ex governatore, sequestrato da un commando estremista alla luce del giorno il 26 agosto 2011 e di cui non si hanno più notizie certe.