Varanasi, esonda il Gange: la cremazione dei defunti sui tetti delle case

Le piogge cadono in maniera incessante da due mesi. In Uttar Pradesh hanno provocato la morte di 40 persone e costretto almeno altre 100mila ad abbandonare le case. I riti funebri sulle rive del fiume sacro per la religione indù permettono di liberare la salma dal ciclo delle rinascite.


Lucknow (AsiaNews/Agenzie) – Le incessanti piogge monsoniche che da due mesi si abbattono sulla parte centrale dell’India hanno costretto i fedeli indù a interrompere i riti funebri sulle rive del Gange. Varanasi, la città sacra per la religione induista (nello Stato dell’Uttar Pradesh), è infatti sommersa dalle acque e gli accessi al fiume, dove vengono celebrati i funerali, sono inagibili. Per questo i fedeli sono stati costretti ad allestire le pire funerarie sui tetti delle abitazioni private. Shailendra Pandey, portavoce del governo statale, ha dichiarato che i ghats [le scalinate che portano al fiume] non possono essere utilizzati, perciò “la cremazione avviene sui tetti delle case disposte lungo il fiume, ma con grandi difficoltà”.

Varanasi è attraversata dal fiume sacro per eccellenza della religione indù, le cui acque sono utilizzate per la purificazione e le abluzioni. I fedeli credono che celebrare l’estremo rito sulle acque del Gange riesca a liberare il corpo del defunto dal ciclo delle rinascite.

Testimoni hanno raccontato che piogge simili non “si vedevano dal 1978. Il livello del Gange è cresciuto, gli argini sono inondati. Le persone pregano nelle case o nelle strade sommerse”.

Le precipitazione sono tipiche della stagione monsonica, da luglio a settembre. L’intensità di quest’anno è però del tutto eccezionale e ha causato gravi danni sia alla popolazione che alle infrastrutture. In Uttar Pradesh negli ultimi giorni sono morte almeno 40 persone e 100mila sono sfollate; negli Stati di Bihar e Assam si contano altre 150 vittime e almeno due milioni di abitanti costretti ad abbandonare le case. L’alluvione ha provocato anche il crollo di un ponte autostradale tra Mumbai e Goa e il decesso di una ventina di passeggeri che viaggiavano su due pullman inghiottiti dalle acque sottostanti.