Papa: Nei nostri cuori il dolore per gli atti terroristici in Burkina Faso, in Spagna e in Finlandia

All’Angelus, papa Francesco prega in silenzio e con un’Ave Maria per le vittime degli attentati a Ouagadougou, Barcellona, Turku. La “forza interiore” della donna cananea, “che permette di superare ogni ostacolo”. La donna è “un esempio di fede incrollabile”. “Non disperare” se a volte “il Signore… sembra insensibile alle richieste di aiuto”. “Lo Spirito infonde audacia nel cuore dei credenti”.


Città del Vaticano (AsiaNews) - “Nei nostri cuori portiamo il dolore per gli atti terroristici che, in questi ultimi giorni, hanno causato numerose vittime, in Burkina Faso, in Spagna e in Finlandia”: così si è espresso papa Francesco oggi subito dopo la preghiera dell’Angelus con i pellegrini in piazza san Pietro.  Nei giorni scorsi sono avvenuti diversi attentati: il 14 agosto a Ouagadougou (Burkina Faso), un gruppo di terroristi è penetrato in un ristorante turco uccidendo 18 persone (delle quali 8 stranieri); il 17 agosto un gruppo di jihadisti ha guidato un camioncino nella Rambla di Barcellona, facendo 13 morti e oltre 100 feriti di diverse nazionalità; il 18 agosto, a Turku (Finlandia), un uomo ha ucciso due persone e ne ha ferite altre otto (fra cui un’italiana e due svedesi). Secondo alcuni testimoni l’uomo avrebbe gridato “Allah akhbar”.

“Preghiamo - ha aggiunto il papa - per tutti i defunti, per i feriti e per i loro familiari; e supplichiamo il Signore, Dio di misericordia e di pace, di liberare il mondo da questa disumana violenza”. E dopo alcuni istanti di silenzio, ha recitato un’Ave Maria insieme ai presenti.

In precedenza il pontefice si è soffermato sull’episodio narrato nel vangelo di oggi (Matteo 15,21-28) dell’incontro fra Gesù e la donna cananea che gli chiede con insistenza la guarigione della figlia.

“Il Signore - ha spiegato Francesco -  in un primo momento, sembra non ascoltare questo grido di dolore, tanto da suscitare l’intervento dei discepoli che intercedono per lei. L’apparente distacco di Gesù non scoraggia questa madre, che insiste nella sua invocazione.  La forza interiore di questa donna, che permette di superare ogni ostacolo, va ricercata nel suo amore materno e nella fiducia che Gesù può esaudire la sua richiesta. Possiamo dire che è l’amore che muove la fede e la fede, da parte sua, diventa il premio dell’amore. L’amore struggente verso la propria figlia la induce «a gridare: ‘Pietà di me, Signore, figlio di Davide!’» (v. 22). E la fede perseverante in Gesù le consente di non scoraggiarsi neanche di fronte al suo iniziale rifiuto; così la donna «si prostrò davanti a lui dicendo: “Signore, aiutami!”» (v. 25).  Alla fine, davanti a tanta perseveranza, Gesù rimane ammirato, quasi stupito, dalla fede di una donna pagana. Pertanto, acconsente dicendo: «’Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri’. E da quell’istante sua figlia fu guarita» (v. 28)”.

“Questa umile donna viene indicata da Gesù come esempio di fede incrollabile. La sua insistenza nell’invocare l’intervento di Cristo è per noi stimolo a non scoraggiarci, a non disperare quando siamo oppressi dalle dure prove della vita. Il Signore non si volta dall’altra parte davanti alle nostre necessità e, se a volte sembra insensibile alle richieste di aiuto, è per mettere alla prova e irrobustire la nostra fede.  Questo episodio evangelico ci aiuta a capire che tutti abbiamo bisogno di crescere nella fede e fortificare la nostra fiducia in Gesù. Egli può aiutarci a ritrovare la via, quando abbiamo smarrito la bussola del nostro cammino; quando la strada non appare più pianeggiante ma aspra e ardua; quando è faticoso essere fedeli ai nostri impegni. È importante alimentare ogni giorno la nostra fede, con l’ascolto attento della Parola di Dio, con la celebrazione dei Sacramenti, con la preghiera personale come “grido” verso di Lui, e con atteggiamenti concreti di carità verso il prossimo”.

“Affidiamoci allo Spirito Santo - ha concluso - affinché Lui ci aiuti a perseverare nella fede. Lo Spirito infonde audacia nel cuore dei credenti; dà alla nostra vita e alla nostra testimonianza cristiana la forza del convincimento e della persuasione; ci incoraggia a vincere l’incredulità verso Dio e l’indifferenza verso i fratelli.  La Vergine Maria ci renda sempre più consapevoli del nostro bisogno del Signore e del suo Spirito; ci ottenga una fede forte, piena d’amore, e un amore che sa farsi supplica coraggiosa a Dio”.