Cattolici cinesi in Italia: Grazie al Papa per le preghiere, in un momento di grandi distruzioni
Come ogni anno, la comunità cattolica cinese che vive in Italia ha scelto una città per riunirsi e celebrare insieme la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Questa volta sarà Torino: previsti pellegrinaggi al Sacro Volto e al Santuario della Consolata. Cappellani della comunità: "Il sostegno di Francesco e le preghiere del mondo sono fondamentali, la situazione a casa va peggiorando".

Roma (AsiaNews) - Le preghiere del Papa e della comunità cattolica di tutto il mondo "sono necessarie oggi più che mai, dato che la situazione in Cina sta peggiorando. Le cose non vanno male come 20 anni fa, ma non abbiamo libertà religiosa. E questo va detto". Lo dicono ad AsiaNews alcune fonti cattoliche cinesi, che commentano così l'appello pronunciato oggi da Francesco al termine dell'Udienza generale.

Il Papa ha ricordato che il prossimo 24 maggio sarà la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina: la decisione di dedicare il 24 maggio di ogni anno a questa preghiera è stata presa da Benedetto XVI nella sua Lettera ai cattolici cinesi, pubblicata nel giugno del 2007. In quel giorno, i fedeli di tutta la Cina festeggiano la memoria liturgica di Maria Aiuto dei cristiani, venerata nel santuario di Sheshan, vicino a Shanghai.

Allo stesso modo, le comunità cinesi cattoliche di tutto il mondo si riuniscono per pregare insieme. Quest'anno la scelta della comunità in Italia è caduta su Torino, dove circa 300 cattolici cinesi andranno in pellegrinaggio al Sacro Volto, al Santuario della Consolata e in visita in diverse chiese dell'arcidiocesi. Il cappellano della comunità cinese di Prato, p. Francesco Saverio Wang, dice: "Quest'anno da Prato partiranno circa 35 fedeli. Siamo contenti e grati per le parole del Papa, perché quella cinese è davvero una Chiesa che soffre".

Anche quelli che vivono all'estero, riprende p. Wang, "non vivono lontani dalla Chiesa cinese. Le cose in patria sono cambiate, non siamo più davanti a una persecuzione come quella di 20 anni fa. Ma non abbiamo ancora piena libertà religiosa, e questo non è giusto. Le preghiere del mondo sono necessarie e l'interesse e l'amore del Papa ci rende pieni di gioia".

Anche da Milano partono 35 cattolici cinesi: il gruppo rimarrà in totale due giorni a Torino. Il p. Giuseppe, che lavora con la comunità di via Sarpi, dice: "L'appello del Papa è giusto, anche perché il governo sta attaccando di nuovo. Hanno distrutto un santuario, le croci delle chiese, le chiese stesse. La situazione sta peggiorando, perché dopo il passaggio di poteri dell'anno scorso il governo si è rafforzato. La vita dei cristiani cinesi non è facile, Per questo l'appello del Papa è fondamentale, perché invita il mondo a pregare per la Chiesa in Cina. E ne abbiamo davvero bisogno".