Kuala Lumpur, 10 persone arrestate per sospetti legami con lo Stato islamico
Secondo la polizia il gruppo stava pianificando l’acquisto di armi per compiere attentati nel Paese. E reclutava combattenti per la Siria. Fra i fermati una insegnante di asilo e sei membri delle forze di sicurezza. Decine di malaysiani hanno aderito al jihad in Siria.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - La polizia malaysiana ha arrestato dieci persone per presunti legami con le milizie dello Stato islamico (SI); secondo quanto emerge dalle indagini della polizia, il gruppo stava pianificando attentati nel Paese. Nella tarda serata di ieri Khalid Abu Bakar, capo della polizia nazionale, ha spiegato che i 10 individui - tutti di nazionalità malaysiana - stavano “pianificando l’acquisto di armi, per lanciare attacchi sul territorio e disporre la logistica necessaria per il trasferimento di malaysiani desiderosi di unirsi allo SI in Siria”. 

L’alto ufficiale ha confermato il pericolo di attentati, ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli circa gli attacchi, gli eventuali obiettivi e le modalità attraverso le quali sarebbero stati sferrati. Essi sono stati fermati il 19 agosto scorso in varie zone della Malaysia, nazione a maggioranza musulmana e teatro in passato di episodi di violenza a sfondo confessionale.

Otto degli arrestati sono uomini, due le donne, tutti di età compresa fra i 24 e i 42 anni; fra questi vi sono una insegnante di asilo nido, un ex arredatore di interni e due funzionari pubblici. Gli altri sei rimanenti sono membri delle forze di sicurezza statali. 

Come riferito in passato da AsiaNews, movimenti fondamentalisti e leader islamici locali hanno trovato ispirazione nelle gesta dei combattenti sunniti e intendono sostenere la lotta per la creazione del Califfato islamico, che ormai si è esteso anche all'Asia

Cellule estremiste e membri attivi nel reclutamento sono presenti tanto in Indonesia, il Paese musulmano più popoloso al mondo, quanto nella vicina Malaysia; i suoi membri sono già operativi sul territorio nella preparazione di attentati e attacchi mirati contro pub, disco e birrerie "sognando il califfato islamico

Secondo le autorità di Kuala Lumpur decine di concittadini si sono recati in Siria per prendere parte alla guerra civile; molti sono rientrati in patria con l’obiettivo di scatenare attacchi e promuovere l’ideologia fondamentalista dei jihadisti. Nell’ultimo anno la polizia ha arrestato diversi sospetti (almeno 108 secondo fonti dell’anti-terrorismo), considerati simpatizzanti o membri locali dello SI.