Si rovescia un’imbarcazione di profughi Rohingya: 12 morti, quasi tutti bambini

Trasportava circa 100 persone, 40 erano adulti. Continua l’esodo della minoranza islamica dal Myanmar. Da agosto sono circa 150 i morti nel tentativo di raggiungere il Bangladesh attraverso il fiume Naf.


Cox’s Bazar (AsiaNews/Agenzie) – Un’imbarcazione che trasportava circa 100 persone si è rovesciata ieri sera alla foce del fiume Naf, al confine fra Myanmar e Bangladesh. Si contano 12 morti, 10 dei quali bambini. A riferirlo sono le guardie costiere e di frontiera bangladeshi.  

A bordo della nave c’erano profughi Rohingya, in fuga dalle violenze nel Rakhine, Myanmar. A quanto riferisce il comandante della guardia costiera Alauddin Nayan, solo 40 di essi erano adulti. La barca sarebbe affondata intorno alle 22.00. Vi sono ancora decine di dispersi.

Quasi 520mila musulmani sono scappati verso il Bangladesh, per lo più attraversando la fitta giungla e avventurandosi in pericolose traversate del fiume Naf in questi mesi a causa delle violenze scoppiate in Myanmar. Esse sono esplose lo scorso 25 agosto, quando il gruppo rivoltoso Arakan Rohingya Salvation Army (Arsa) ha condotto una serie di attacchi che hanno scatenato la risposta violenta delle forze armate birmane. Da allora  Il conto delle persone decedute nel tentativo di raggiungere il Bangladesh con imbarcazioni inadeguate è arrivato a 150. 

Intanto, la comunità internazionale continua ad esercitare pressioni verso il Myanmar per la fine delle violenze. La scorsa settimana, una delegazione di ambasciatori ha visitato  i villaggi al centro degli scontri, condannando le violenze pur ribadendo il loro sostegno alla democratica birmana Aung San Suu Kyi. Qualche giorno prima, il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito la crisi un “incubo per i diritti umani”.