02/03/2015, 00.00
印度 - 新奴隶制
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安全的移民,遏制贩卖人口犯罪活动的第一步

作者 Card. Oswald Gracias*
今天,梵蒂冈新闻发布中心正式介绍了二月八日普世教会将举行的第一届抵制贩卖人口祈祷和反思日活动。印度孟买总主教区总主教指出这一现象是"可怕的反人类基本人权和人性尊严的罪行";"也是继毒品走私和军备交易后世界第三大非法行径"

孟买(亚洲新闻)-二月八日是普世教会指定的第一届抵制贩卖人口祈祷和反思日。为此,印度孟买总主教区总主教格拉齐亚斯枢机指出,这一天"旨在在世界范围内通过祈祷和宣传活动加强"对这一现象的认识。我们对这一犯罪活动的了解还应进一步深入扩大,认识到其根本原因所在、发展到了什么程度、认识到祈祷对打击这一现象的作用......。从祈祷到团结互助......、从团结互助到深入分析,直至彻底根除这一现象"。这是圣座正义与和平委员会主席特克森枢机在今天梵蒂冈新闻发布中心举行的介绍这一祈祷反思日的新闻发布会上指出的。选择二月八日,也是为了纪念圣约瑟芬·巴基塔。正如特克森枢机强调的,这位"圣女是希望的杰出见证。我们只能认真地汲取她的生活榜样、请她为我们捍卫贩卖人口犯罪活动受害者所付出的努力代祷"。

            为此,印度孟买总主教区总主教、亚洲主教团联盟主席格拉齐亚斯枢机致函本社,介绍了印度和亚洲的相关问题。全文如下:

In preparazione al prossimo 8 febbraio, prima Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, la Chiesa in Asia osserverà la novena di santa Bakhita dal 30 gennaio al 7 febbraio. Santa Bakhita rappresenta un segno di speranza e libertà dalla schiavitù.

La Chiesa asiatica si dedica senza sosta a far conoscere gli oltre 21 milioni di donne, uomini e bambini che ogni giorno soffrono della moderna schiavitù. Attraverso l'Asian Movement of Women Religious Against Human Trafficking (Amrat), che è l'impegno congiunto delle religiose dei Paesi dell'Asia meridionale (Bangladesh, India, Nepal, Pakistan, Sri Lanka), la Chiesa in Asia si impegna a proteggere e promuovere la dignità umana degli emarginati, affrontando due sfide: porre fine al traffico di esseri umani e promuovere una migrazione sicura, in collaborazione con organizzazioni, istituzioni e individui che abbiano le nostre stesse motivazioni.

L'arcidiocesi di Mumbai e la Chiesa asiatica hanno iniziato la novena il 30 gennaio scorso, per prepararsi alla Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, per far comprendere alla gente di un'altra forma di schiavitù, una grave ingiustizia.

Papa Francesco ha affrontato tale questione molto spesso, invitandoci in modo particolare a riflettere, lanciando un appello diretto a vederla come una necessità che deve essere risolta, affermando che "la tratta delle persone è un'attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate!" (Discorso ai partecipanti alla plenaria del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, 24 maggio 2013).

La tratta di esseri umani è un problema che non riguarda solo l'India, ma tutto il mondo.

Le cause e il fenomeno stesso del traffico sono radicate nella povertà, nell'analfabetismo, nella mancanza di opportunità, nella discriminazione di genere, nella violenza sociale e politica, e nella domanda di servizi che le vittime sono costrette a offrire. Queste persone sono considerate come merce di valore nel traffico sessuale o nell'industria del lavoro. I trafficanti prendono di mira individui vulnerabili, pronti a sfruttare la loro disperazione, la loro sventura e la loro ignoranza.

Donne, uomini e bambini cadono preda del traffico a livello mondiale. Essi possono essere attratti con false promesse di opportunità di impiego o di una vita migliore, sequestrati o venduti direttamente dalle loro famiglie, che a loro volta hanno bisogno di soldi o speranza per dare una vita migliore agli altri figli.

Il traffico umano, la terza attività illegale più diffusa al mondo dopo lo spaccio di droga e il contrabbando di armi, continua a prosperare nonostante l'esistenza di adeguanti provvedimenti legali. La tratta è un crimine orribile contro i diritti fondamentali e la dignità della persona umana.

Una delle sfide più urgenti nell'affrontare tale questione è proprio questa mancanza di consapevolezza sulle forme e le cause del traffico umano. Essere a conoscenza migliora il tasso di recupero delle vittime, perché quest'ultime saranno in grado di salvarsi. [Essere a conoscenza] aiuta perché quando una potenziale vittima sa chi chiamare o da chi andare, la risposta sarà immediata.

Noi apprezziamo, incoraggiamo e sosteniamo Amrat, e chiediamo a tanti altri di essere più impegnate nell'umanizzazione della società. Questa è la nuova evangelizzazione in una forma diretta, è diffondere il Regno di Dio. Non più schiavi, ma sorelle e fratelli.

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“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”