Per la prima volta da diversi anni in Kazakistan la crescita della popolazione rallenta, e in oltre la metà delle regioni del Paese, soprattutto quelle settentrionali, i numeri indicano piuttosto un calo demografico. E anche in uno dei Paesi con la più bassa densità abitativa al mondo il 63,4% delle persone vivono nelle grandi città.
Per l’anno 2025/26 si era presentato un solo nuovo alunno, dirottato in un altro istituto cristiano. Il numero di studenti alla Greek High School nel quartiere del Phanar sceso da 730 a 30 in poco meno di 150 anni. L’appello del preside Dimitri Zotos: “Chiedo a tutti di dare una mano” per il futuro dell’istituzione e dell’istruzione cristiana in Turchia.
Con un decreto che il Consiglio legislativo sarà chiamata a ratificare le autorità hanno decisio di far saltare il tetto dei 10 anni per la conservazioni di ovuli e gameti delle coppie per la fecondazione assistita. L'obiettivo è "realizzare meglio l'autonomia riproduttiva". Ma le cause del calo delle nascite sono ben più profonde.
Il provvedimento era in vigore dal 1989 ed era stato introdotto dopo la guerra per ridurre la pressione a fronte di risorse limitate. L’obiettivo è di invertire il calo dei tassi di natalità e l’invecchiamento della popolazione. Una diminuzione che non è uniforme e riguarda soprattutto i grandi centri come Ho Chi Minh City.
Con la crisi demografica sempre più accentuata le autorità locali moltiplicano sussidi e persino messaggi sms a tappeto per promuovere nozze e progetti di famiglia tra i giovani. Ma i risultati restano scarsi: nei primi tre mesi del 2025 le nozze sono diminuite di un ulteriore 8%. E piuttosto che alle app e ai siti di incontri promossi dal governo i giovani single cinesi per cercare l'anima gemella preferiscono affidarsi alle video-chat.
La crescita della popolazione ha innescato un accesso “straordinario” alla scuola. Dal governo quasi 80 milioni di dollari per finanziare le immissioni in ruolo. Tuttavia, per le statistiche ufficiali l’11% di bambini e giovani fino ai 14 anni non frequenta le lezioni per la povertà delle famiglie. Ad oggi è impiegato il 60% dei 77,3 milioni di filippini in età produttiva.
Nel 2023 erano 6.504, in aumento significativo rispetto ai 2.801 del 2014. La percentuale è passata dall’8,4% al 17,1%. Una emergenza snobbata dalla classe dirigente perché non porta consensi, ma che rischia di affossare il sistema. Anche il numero di agenti penitenziari tra i 40 e i 50 anni rappresenta quasi il 75% del totale.
È la realtà che emerge dal rapporto biennale del National Economic and Social Development Council. Quanti non intendono sposarsi sono passati dal 35,7% del 2017 al 40,5% dello scorso anno. Le politiche governative inefficaci nell’invertire la tendenza. Per sempre più thai prevale il concetto di “Reddito individuale, senza figli”.
Nella solennità dell'Ascensione papa Francesco ha pubblicato questa sera la bolla "Spes non confundit" che indice l'Anno Santo del 2025, consegnandola alle Chiese di tutto il mondo. Il pontefice rilancia l'impegno a far tacere le armi e a condonare il debito dei Paesi poveri: "È una questione di giustizia". L'auspicio che la coincidenza con i 1700 anni dal Concilio di Nicea, sia un invito a passi visibili nel cammino ecumenico cominciando dalla data della Pasqua.
Oltre cinque milioni quelli in cerca di impiego oltre i 60 anni per sopravvivere. I più in difficoltà quelli delle regioni a nord, est e sud meno sviluppate. A Bangkok “solo” il 25% deve lavorare. Le pensioni pubbliche sono inadeguate, difficile accedere a un fondo pensionistico privato o aziendale.
Sviluppata dal Beijing Institute for General Artificial Intelligence, ha un "sistema mentale e di valori di una bambina di 3 o 4 anni" ma è in grado di "crescere" in fretta con l'esperienza. Farà il suo debutto tra qualche giorno allo Zhongguancun Forum, ma nelle sue descrizioni si sottolineano già gli aspetti relazionali. E la prospettiva di un utilizzo nella cura degli anziani, problema sempre più evidente per la Cina di domani.
Per il tredicesimo anno consecutivo il Giappone ha registrato un calo della popolazione. I sussidi per l'assistenza all'infanzia varati dal governo quasi un anno fa non sembrano bastare. La demografa Minagawa: "Pesano anche il conflitto nella gestione del lavoro e della famiglia e la pressione sulla maternità nella società". Tra i fattori anche la secolarizzazione: secondo una ricerca del Pew Research Center i giapponesi che pregano sono più propensi ad avere figli.
La rivista scientifica Lancet rilancia uno studio statistico secondo cui nel 2100 solo 6 Paesi al mondo supererebbero la soglia di sostituzione di 2,1 figli per donna. Ma già nel 2050 India, Bangladesh e Pakistan vedrebbero calare di oltre un terzo le nascite attualI.
Buona parte dei Paesi asiatici registrano indici in negativo, con il record della Corea del Sud. Le prospettive più fosche emergono da Bangkok, che rischia di dover rivedere i piani di sviluppo. Le proiezioni mostrano un dimezzamento della popolazione entro il secolo. Il 2023 potrebbe essere quello con meno nascite degli ultimi 74 anni.
Invecchiamento e drastica diminuzione degli impieghi, con introiti minimi, rappresentano un grave ostacolo alla sopravvivenza della "prima generazione" che dalla metà degli anni Ottanta costruì le grandi metropoli. Un rapporto evidenzia la mancanza di assistenza sociale e situazioni di abbandono. Pechino censura le denunce e oscura le critiche sui social.
I risultati di un'indagine periodica del ministero del Welfare sui minori che vivono in famiglie che guadagnano meno della metà del reddito medio. La situazione è più vicina a quella del Brasile o del Sudafrica, rispetto a quella degli Stati Uniti o degli altri Paesi del G7.
Il caso di Sabei e Mandei, la cui vita è legata al corso dei fiumi: la loro sopravvivenza nel Paese è a rischio. Uno squilibrio demografico rischia di innescare un caos a livello sociale e politico, alimentando i conflitti. Il ruolo di Turchia e Iran nello sfruttamento dei fiumi. Il processo di desertificazione ha raggiunto il 70% del territorio iracheno.
Nel fine settimana ad Amman si è svolto il quarto simposio, presenti oltre 250 rappresentati dai vari Paesi della regione. I fondi raccolti da L’Œuvre d'Orient hanno permesso lo sviluppo di 211 istituti e progetti educativi. Sono 400mila gli studenti sparsi in 550 scuole, che costituiscono un “fattore di stabilità”. La “missione” è offrire eccellenti opportunità di formazione e professionali.
Il governo vuole rivedere le regole sui permessi per i nikkei yonsei, stranieri con discendenza alla quarta generazione. I primi incentivi all’immigrazione col governo Abe nel 2018, pur entro rigorosi termini lavorativi, sociali e di conoscenza della lingua. Una rivoluzione dettata dall’invecchiamento e dal calo della popolazione, crollano consumatori e lavoratori attivi.
Un progetto pilota sostenuto dal ministero del Lavoro prevede l’estensione del permesso di tipo E-9 per le collaboratrici domestiche provenienti dall’estero. La misura si inserisce tra le iniziative che la Corea de Sud sta mettendo in atto per incoraggiare le coppie ad avere più figli e mitigare il calo della natalità. Preoccupazioni sui rischi di sfruttamento.
Migliaia di lavoratori sanitari in piazza contro il presidente che ha stoppato un provvedimento approvato dal Parlamento (con il sostegno dell'opposizione) ma osteggiato dai dottori che temono il caos nella sanità. Gli infermieri: preoccupazioni infondate, il Paese ha bisogno di più centri di cura per far fronte al rapido invecchiamento della popolazione.
L’afflusso di migranti economici nelle quattro più grandi aree metropolitane cinesi si è fermato. La decrescita della popolazione rappresenta un punto di svolta epocale per il Paese. Anche il tasso di natalità sta crollando. Le città di “prima fascia” sono sempre meno attraenti per i costi elevati e le minori opportunità lavorative.
Secondo le stime la popolazione thailandese raggiungerà il picco nel 2029 per poi cominciare rapidamente a diminuire. Il tasso di natalità è sceso a 1,3 figli per donna e gli anziani sono già il 22,9% degli abitanti senza un sistema di welfare adeguato.