Dopo l'incontro con gli ultimi nella casa delle suore di Madre Teresa il discorso ai Rencontres Méditerranéennes. "Dire solo 'basta' alle migrazioni vuol dire chiudere gli occhi sul futuro: l'integrazione è faticosa, ma prepara il futuro". L'invito alle Chiese delle diverse sponde del Mediterraneo: valutate l'opportunità di una Conferenza episcopale comune.
Dall'Algeria al Libano, da Gerusalemme al Marocco vescovi e giovani di fedi diverse a confronto in un crocevia delle migrazioni per immaginare percorsi nuovi di convivenza. L'esperienza dei percorsi avviati nel quartiere Solidarité dove il 90% della popolazione è di origine maghrebine o subsahariane. Al pontefice sarà consegnato anche un Manifesto per una Teologia dal Mediterraneo stilato dai rappresentanti di 17 istituzioni che si affacciano sulle cinque rive del mare.
Si tratta di mons. Yang Yongqiang di Zhouchun e di mons. Yao Shun di Jining. La loro presenza annunciata in un nuovo elenco dei membri, diffuso alla vigilia dell’apertura dei lavori. Scelti dalla Chiesa locale d’intesa con le autorità e nominati da papa Francesco.
L’appello di Francesco all’udienza generale per il Caucaso di nuovo sprofondato nella violenza. Sul tavolo un cessate il fuoco tra azeri e armeni mediato da Mosca che prevederebbe la resa del governo armeno dell'enclave. La catechesi in piazza San Pietro dedicata alla figura di san Daniele Comboni, apostolo dell’Africa. Dal pontefice una nuova denuncia contro la schiavitù e il colonialismo “che non sono solo un ricordo del passato”.
Papa Francesco e il presidente francese Emmanuel Macron parleranno del dossier domenica 23 a margine dei Rencontres Méditerranéennes a Marsiglia. Il Qatar denuncia “interessi personali” che bloccano la soluzione alla crisi. Il rinnovato coinvolgimento dell’Arabia Saudita che sembra aver archiviato la politica di (falsa) indifferenza.
Il provvedimento contro Pio Aclon, della diocesi di Borongan, disposto da papa Francesco dopo l'indagine canonica e letto in tutte le parrocchie. La Conferenza episcopale filippina: "Non ci saranno insabbiamenti su casi di abusi sessuali che coinvolgono il clero”.
A conclusione della preghiera mariana il pontefice ha ricordato la partecipazione a “Rencontres Méditerranéennes”. Una “bella iniziativa” per “promuovere percorsi di pace”. L’invito a pregare per il popolo ucraino e ogni terra “insanguinata” dalla guerra. Nel Vangelo il tema del “perdono”, che è la via per disinnescare la rabbia e guarire tante malattie del cuore che contaminano la società”.
L'incontro in Vaticano con 300 pellegrini nel giorno in cui una statua del primo sacerdote e martire della Chiesa coreana verrà posta in una nicchia dell'esterno della basilica di San Pietro. "Affidiamo a lui il sogno di pace della Penisola coreana, che è sempre nella mia preghiera". L'invito in vista della Gmg che si terrà a Seoul nel 2027: "Avvicinate e ascoltate i giovani: rischiano di lasciarsi sedurre da falsi miti, ma nel loro cuore cercano altro".
Nella missione per la pace in Ucraina affidatagli da papa Francesco il porporato italiano ha incontrato il suo "omologo" cinese Li Hui. La nota della Santa Sede: "Affrontato anche il tema della sicurezza alimentare, auspicando che si sblocchi presto l'esportazione dei cereali". Nessuna dichiarazione dal ministero degli Esteri cinese. Ma da Mosca Lavrov annuncia una possibile nuova tappa del cardinale in Russia.
Papa Francesco ha approvato la richiesta della Conferenza episcopale di istituire nel Paese questo ministero ordinato aperto anche agli uomini sposati e ripristinato dal Concilio Vaticano II. Una presenza ancora poco diffusa in Asia. Il teologo p. Picardal: "Una novità gradita e attesa. Ora la si faccia entrare davvero in tutta la sua ricchezza nel contesto filippino".
Richiamando all'udienza generale l'esempio del beato venezuelano Hernández Cisneros, il "medico dei poveri", Francesco ha invitato a "non fermarsi alle parole, ma a sporcarsi le mani sulle grandi questioni sociali, economiche e politiche" del nostro tempo. L'appello alla preghiera e alla solidarietà per le vittime delle alluvioni in Libia.
L'arcivescovo di Bologna in partenza per la missione affidatagli da papa Francesco. Se come ventilato da fonti giornalistiche incontrerà il premier Li Qiang sarà il primo incontro di un esponente della gerarchia cattolica con un capo di governo della Repubblica popolare. Intanto quattro presuli cinesi si trovano in Europa: a Lovanio hanno incontrato la Fondazione Verbiest per far ripartire con il benestare del governo gli scambi per la formazione di sacerdoti e laici cinesi.
Ricevuto in Vaticano il metropolita della Chiesa malankarese, comunità cristiana del Kerala figlia della predicazione di san Tommaso e legata ai siro-ortodossi. Dal pontefice l’auspicio che l’ecumenismo guardi sempre di più a una vita pastorale comune, soprattutto là dove i cristiani sono minoranza.
All'Angelus Francesco ha citato l'esempio dei coniugi polacchi uccisi nel 1944 con i loro 7 figli dai nazisti per aver dato rifugio agli ebrei e che oggi sono stati proclamati beati. La vicinanza nella preghiera al "caro popolo del Marocco" colpito dal devastante terremoto. Nel commento alla liturgia di oggi la via di un'autentica correzione fraterna, antidoto alla "peste del chiacchiericcio".
È l’invito lanciato dal card. Sako dalla sede provvisoria di Erbil, dove si trova in seguito alla controversia col presidente della Repubblica. La difesa di una comunità cristiana che sente minacciata “la propria esistenza”. Serve un “nuovo orizzonte” aperto dal cammino sinodale. Il porporato sarà a Marsiglia per la messa con papa Francesco.
All'udienza generale Francesco ha ripercorso gli incontri del suo viaggio apostolico in Mongolia. "Perché il papa è andato così lontano da un piccolo gregge? Perché il Signore non cerca il centro del palcoscenico, ma il cuore semplice di chi lo desidera e lo ama. Allarghiamo i confini del nostro sguardo per ampliare anche quelli del cuore".
Congedandosi da Ulan Bator il pontefice ha benedetto la Casa della misericordia dove la piccola Chiesa della Mongolia accoglie gli scartati. L'apertura di questo segno che resterà dello storico viaggio di questi giorni occasione per "sfatare alcuni miti" sulla carità. "I cristiani non aprono opere sociali per proselitismo, ma perché solo l’amore vince l’egoismo e fa andare avanti il mondo”.
P. Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo, commenta le parole indirizzate dal papa ieri al popolo cinese dalla Mongolia, con accanto il card. Tong e il prossimo porporato Chow. "Tra essere buoni cristiani e buoni cittadini non c'è contraddizione quando c'è libertà. Ora spetta a Pechino far seguire passi concreti su questioni come la forma permanente di dialogo sollecitata dal card. Parolin o la missione di pace del card. Zuppi".
La piccola Chiesa della Mongolia che in questi giorni incontra papa Francesco è legata da un filo rosso alla diocesi cinese di Ningxia, dove fino a tre anni fa viveva l'unico vescovo (clandestino) mongolo della storia della Chiesa cattolica. Noto anche con il nome di Ma Zhongmu, imprigionato per 11 anni per aver rifiutato di aderire all'Associazione patriottica, dopo la Rivoluzione culturale come un pastore aveva radunato uno ad uno il gregge disperso dei cattolici. E tradotto in lingua mongola la Bibbia e il Messale romano.
Nell'incontro interreligioso a Ulan Bator il richiamo all'incontro tra le differenze per il bene di tutti. "Nessuna confusione tra credo e violenza, tra sacralità e imposizione, tra percorso religioso e settarismo". Nel discorso anche parole di Buddha e Gandhi. Nella Messa un saluto anche al popolo cinese: "A tutti i cattolici chiedo di essere buoni cristiani e buoni cittadini". E attraverso una citazione di Teilhard de Chardin l'evocazione del deserto di Ordos, dove vivono le popolazioni mongole della Repubblica popolare cinese.
Nella capitale mongola il discorso alle autorità esaltando la scelta di rifiutare le armi nucleari. In una città scossa dalle proteste per lo scandalo sul carbone, un forte richiamo contro la corruzione "che impoverisce Paesi interi". Nell'incontro in cattedrale con la piccola Chiesa locale l'invito alla semplicità: "I numeri e i successi non sono la strada di Dio". La statua dell'Immacolata ritrovata in una discarica benedetta dal pontefice.
L'attesa per il discorso che domani mattina papa Francesco pronuncerà alle autorità e al corpo diplomatico nel Palazzo di Stato della capitale mongola. Mosca è il principale fornitore di energia del Paese ma il 90% delle esportazioni va a Pechino. I "nuovi partner" interessati alle ricchezze del sottosuolo, a partire dalle terre rare (oggi strategiche). Da questo crocevia il pontefice spera di incoraggiare passi avanti per la pace.
L'accoglienza all'areoporto Gengis Khan, domani l'inizio degli incontri ufficiali. Sull'aereo ai giornalisti: "Ci farà bene il silenzio di questo grande Paese". Durante il volo il telegramma a Xi Jinping: "Assicuro le mie preghiere per il benessere della Cina e invoco unità e pace". Ma nonostante l'Accordo con la Santa Sede i vescovi della Mongolia Interna e della altre province della Cina continentale non potranno essere presenti allo storico evento di questi giorni.
Dalla capitale mongola la testimonianza di sr. Nirmala Rani, missionaria indiana da 21 anni nel Paese. "Già nel 2003 era stato ipotizzato un viaggio, ma le condizioni di salute di Wojtyla l'avevano reso impossibile. Anche la Mongolia sta cambiando e la Chiesa cerca di raccogliere la sfida tra i giovani. Che cosa ci attendiamo da questi giorni? Un'esperienza forte di incontro con Dio".
L’annuncio del pontefice oggi al termine dell’udienza generale: nella festa di San Francesco una nuova esortazione. “Schieriamoci a fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche”. Nella catechesi l’esempio missionario di Kateri Tekakwitha, la prima santa nativa nordamericana.
Viaggio alla scoperta della piccola comunità cattolica della Mongolia, dove il 31 agosto arriverà il pontefice. Un Paese che sta ricostruendo la sua identità dopo 70 anni di comunismo e la difficile transizione democratica. Una piccola comunità cattolica rinata appena trent'anni fa. P. Peter Sanjajav, uno dei primi due sacerdoti locali: "La mia storia mi aiuta a essere un ponte tra culture ed esperienze diverse, a fianco di chi è in ricerca”.
In un'intervista al settimanale di Hong Kong Christian Times, il porporato 91enne ricorda l'amico pastore metodista Yuen Tin-yau, compagno di tante battaglie per la libertà di educazione. Confida la sua tristezza perché le difficoltà a camminare gli impediscono il ministero nelle carceri: "Ma se mi rimetterò in piedi tornerò dai detenuti". La stima per il neo-cardinale Chow: "Il papa ci ha dato un vescovo saggio che deve muoversi in una situazione scomoda".
Francesco all'Angelus ha invitato i fedeli a pregare per il suo viaggio nel cuore dell'Asia che inizia il 31 agosto. "Gesù non vuole essere un protagonista della storia ma dell'oggi di ciascuno"
Le notizie di oggi: Hanoi registra una impennata nel prezzo e nella domanda di riso. Il delegato pontificio di rientro dall’India ha riferito al papa sulla situazione dei siro-malabaresi. Continua per il quinto giorno la protesta dei drusi nella città siriana meridionale di Swida. Taipei riapre ai turisti cinesi, segnale “di pace” a Pechino. Rapporto Onu accusa i talebani di oltre 200 esecuzioni extragiudiziali. Fiori e omaggi al Centro Wagner di San Pietroburgo dopo la morte di Prigožin.