Questa mattina il pontefice ha ricevuto per mezz’ora, prima volta in tre anni, il presidente Anp. Una nota vaticana sottolinea l’attenzione per la “gravissima situazione umanitaria a Gaza”. Per il vicario della Custodia vi sono le prospettive per un cessate il fuoco e una festa “di pace, ben diversa dallo scorso anno”, anche se resta “grande preoccupazione” per il Libano e la Siria.
Nel messaggio per il 1 gennaio 2025 diffuso oggi Francesco rilancia l'appello che fu già di Giovanni Paolo II nel Duemila, invitando ad associarlo all'elaborazione di "una nuova Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull'armonia tra i popoli". Nel testo chieste anche altrte azioni su grandi debiti sociali: l'eliminazione della pena di morte e la destinazione a lotta alla fame e sviluppo di almeno una parte delle spese per le armi.
Dall'Aula Paolo VI l'appello per il Paese dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad: "Popolo siriano possa vivere in pace e sicurezza nella sua amata terra", le religioni "possano camminare insieme nel rispetto reciproco". Questa mattina anche l'incontro con la Onlus ResQ - People Saving People: "Migrante va accolto e integrato". Concluso il ciclo di catechesi sullo Spirito Santo: "Se la Chiesa è una barca, lo Spirito è la vela che la spinge".
Alla Santa Messa di questa mattina in San Pietro Bergoglio sui 21 nuovi cardinali creati ieri ha detto: "Vengono da tante parti del mondo, portatori di un’unica Sapienza dai molti volti". L'omelia dedicata alla bellezza di Maria - figlia, sposa e madre - e al suo sì: "Fiore cresciuto inosservato pronto a sbocciare". All'Angelus ancora un appello per la pace, anche in Siria: "Arrivare al Natale con cessate il fuoco su tutti i fronti".
Nella basilica vaticana il concistoro durante il quale il pontefice ha imposto la berretta a 21 nuovi porporati. Diventano 37 i cardinali asiatici, tra cui 25 elettori. All'arcivescovo di Tokyo Kikuchi, presidente di Caritas Internationalis, il titolo di una chiesa romana di periferia. Per il neo-cardinale Koovakad una delegazione ufficiale inviata da Modi. il ministro Kurian: Francesco in India solo dopo il 2025.
Da piazza San Pietro Bergoglio ha espresso ancora parole di dolore per i conflitti: "Tanti bambini morti, tanti innocenti morti". Il pensiero a Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar. La catechesi sullo Spirito Santo e la Chiesa - per la prima volta tradotta in cinese - dedicata alla predicazione: "Oltre gli 8 minuti non si capisce. Predicare Gesù, non sé stessi".
All'Angelus di oggi, prima domenica di Avvento, Bergoglio condanna la guerra. Sul Libano la richiesta di osservare il cessate il fuoco e l'appello per eleggere il presidente. Ricordata la Siria, dove Aleppo è sotto il controllo dei gruppi jihadisti. E l'Ucraina che si avvicina a un inverno tragico. Il commento al Vangelo sulla speranza: "Dio opera anche in vicende drammatiche".
Originario della stessa metropoli indiana, 57 anni, mons. John Rodrigues dall'anno scorso guidava la diocesi di Pune dopo essere stato per dieci anni vescovo ausiliare del card. Oswald Gracias, che il prossimo 20 dicembre compirà ottant'anni. Dal 25 gennaio lo affiancherà con diritto di successione. Viene da una famiglia in cui la madre vedova ha accompagnato tutti e tre i propri figli maschi al sacerdozio.
Dalla prossima settimana ogni mercoledì in piazza San Pietro una sintesi della catechesi anche nella lingua più parlata al mondo. L'annuncio - dato oggi personalmente dal pontefice - si inserisce nel nuovo clima dei rapporti tra il Vaticano e la Cina. Ai fedeli Francesco, evocando il rigido inverno dell'Ucraina, ha ripetuto l'appello: "Operatori di pace, non di guerre". Nella catechesi sui "frutti dello Spirito": "Vangelo va annunciato senza musi lunghi".
Guidata dal sostituto della Segreteria di Stato mons. Peña Parra si è unita ai milioni di pellegrini che fino al 5 gennaio renderanno omaggio alle reliquie di san Francesco Saverio. Presente anche l'organizzatore dei viaggi papali, il neo-cardinale Koovakad. "Il papa ha l'India e l'Asia nel cuore". L'omaggio del governatore Pillai al servizio delle scuole cristiane.
Nella solennità di Cristo Re dell'Universo, il tradizionale passaggio di simboli della Gmg - la croce e l’icona mariana. La delegazione portoghese ha incontrato in San Pietro quella coreana, 100 giovani accompagnati da mons. Peter Chung Soon-taek. Nell'omelia la riflessione su accuse, consensi e verità. Sul Myanmar: "Tacciano le armi, si apra un dialogo sincero, inclusivo".
L'invito di Francesco in una nuova Lettera dedicata allo studio di questa materia nella formazione dei sacerdoti e degli operatori pastorali. Monito contro le "rimozioni interessate e i negazionismi" che in questo nostro tempo "giustificano guerre e persecuzioni". L'invito agli storici: "Riportate alla luce quanto più possibile il volto popolare degli ultimi e di quanti non hanno potuto far sentire la loro voce".
All'udienza generale, Bergoglio ha letto una lettera ricevuta da un giovane universitario ucraino: "Troppi morti. Ma amore, speranza e carità danno significato alle ferite". Il Vaticano ospiterà il 3 febbraio 2025 l’incontro mondiale dei diritti dei bambini. L'annuncio: Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati santi nel Giubileo. L'incontro con la delegazione di Teheran per il dialogo interreligioso: "Chiesa in Iran piccolo gregge. Libertà religiosa pietra angolare dei diritti umani".
Oggi, VIII Giornata dei poveri, Bergoglio ha dedicato l'omelia dalla basilica di San Pietro, ai deboli e agli esclusi. Nell'incontro con loro il rischio "non accorgerci della presenza di Dio". La fede non sia "devozione innocua". Richiamate le parole del card. Martini: "Chiesa è tale nella misura in cui serve i poveri". Oggi il pranzo del Pontefice in Aula Nervi al fianco di 1300 poveri con la Croce Rossa Italiana.
Ieri alla Gregoriana un convegno sulla eredità di “amicizia, dialogo e pace” del grande missionario gesuita. Il card Parolin ha sottolineato “continuità e specificità” degli ultimi tre papi nel rapporto fra Pechino e Ricci. Per p. Lombardi egli ha incarnato il modello dell’inculturazione. La missione è un granello seminato in un campo sterminato.
Durante la cerimonia di chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione del religioso spagnolo che guidò la Compagnia di Gesù dal 1965 al 1983 ricordati i suoi 27 anni in missione tra Tokyo e Hiroshima. Con il suo amore per il popolo e la cultura giapponese e il servizio eroico tra le migliaia di feriti dell'esplosione dell'atomica del 6 agosto 1945.
Nell'intervento alla Conferenza dell'Onu in corso a Baku il segretario di Stato vaticano ha rilanciato l'appello di papa Francesco per il Giubileo 2025. "Serve una nuova architettura finanziaria internazionale che garantisca davvero anche ai Paesi più poveri e vulnerabili ai disastri climatici percorsi di sviluppo a basse emissioni di carbonio".
All'udienza generale il pontefice ha continuato il ciclo di catechesi sullo Spirito Santo e la sua "sposa", la Chiesa. La meditazione dedicata alla "pietà mariana": la Madonna è "una lettera scritta con lo Spirito del Dio vivente", che può essere "letta" da tutti. Il "sì" all'Angelo è esempio di "disponibilità unita all’attiva prontezza", ha detto. Al termine l'invito a non dimenticare i Paesi in guerra.
Incontrando in Vaticano questa confessione del Kerala di matriace siriaca ma molto vicina al mondo riformato, il pontefice ha espresso il desiderio di un appuntamento comune tra i cristiani di ogni denominazione sul tema della missione: "Lavorare insieme per testimoniare Cristo Risorto è il modo migliore per avvicinarci"
Bergoglio dopo l'Angelus ha ricodato la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in Azerbaigian dall'11 al 22 novembre. Ricordati anche due eventi naturali estremi: l'alluvione di Valencia e l'eruzione del vulcano Lewotobi in Indonesia. L'invito a pregare per la pace "nel mondo intero". Nel commento al Vangelo odierno: autorità è "tenerezza materna e paterna verso i bisognosi".
A Roma l'incontro storico tra il papa e il catholicos patriarca della Chiesa assira dell'Oriente, sui passi della Dichiarazione cristologica comune siglata l'11 novembre 1994 da san Giovanni Paolo II e Mar Dinkha IV. Isacco il Siro inserito nel Martirologio Romano: "La santità supera le separazioni". Il pontefice sui cristiani in Medio Oriente: "Rendano testimonianza di Cristo in terre martoriate dalla guerra".
Dall'udienza del mercoledì in piazza San Pietro il dolore per i civili "mitragliati" a Gaza e per la città spagnola invasa dal fango. Il Pontefice ha deposto un fiore davanti alla "Vergine degli Abbandonati", patrona di Valencia, recitando l'Ave Maria con i fedeli. La catechesi sulla preghiera "azione santificatrice dello Spirito Santo", avvocato dinanzi a Dio.
Dalla finestra del Palazzo Apostolico il saluto ad un gruppo locale di Emergency richiamando la Costituzione Italiana. "La guerra sia bandita, si affrontino le questioni con diritto e negoziati". Una preghiera rivolta ai Paesi in guerra: "Tacciano le armi, si dia spazio al dialogo". Ricordando la tragedia di Valencia: "Cosa faccio io? Pensate a questa domanda".
In visita al Cimitero Laurentino ha sostato al "Giardino degli angeli" incontrando anche un papà che ha vissuto questo dramma. Il pensiero ai genitori che hanno perso dei figli nel video con l'intenzione di preghiera per il mese di novembre. "La visita ai cimiteri rinnovi la nostra fede nel Cristo morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza".
Nella solennità di Tutti i santi e della proclamazione delle Beatitudini “via della santità”, il pontefice ricorda come la guerra sia “ignobile, perché trionfo della menzogna”. L’appello per il Ciad colpito dal grave attentato terroristico e la comunità valenciana travolta dalla tempesta Dana, “catastrofe ambientale”. Il pensiero alle “153 donne, bambini massacrati nei giorni scorsi a Gaza”.
Il messaggio del Dicastero per il dialogo interreligioso alle comunità indù che in queste ore celebrano la festa delle luci: "Riempia i vostri cuori di pace. Contro il fondamentalismo religioso, l'estremismo, il fanatismo, il razzismo e l'ipernazionalismo, tutti lavorino per abbattere gli stereotipi e promuovere il rispetto".
All'udienza generale di oggi ricordate le 150 persone innocenti "mitragliate" ieri nel nord di Gaza dai raid israeliani. Ribadito più volte l'appello a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar e Kivu Nord: "Nella guerra nessuno vince". La catechesi sulla Cresima: "Non sia sacramento dell'addio, ma di partecipazione attiva nella Chiesa".
Presentato oggi il documento annuale voluto da papa Francesco sulle iniziative per la prevenzione degli abusi sui minori. La Commissione chiede alle Chiese locali di superare “una pervasiva cultura del silenzio, la riluttanza a denunciare e una generale mancanza di educazione e consapevolezza sulle prassi di tutela”
Presentato il logo del padiglione della Santa Sede all'esposizione universale che aprirà il 13 aprile. All'interno sarà possibile ammirare "La deposizione" del Caravaggio, che verrà portata in Giappone per l'occasione dai Musei Vaticani. Tra gli "ambassador" della presenza vaticana all'Expo anche l'artista dei manga Kan Takahama. Mentre per la prima volta a Roma l'Anno Santo avrà anche una mascotte disegnata con questo stile.