Stamane, all'udienza generale del mercoledì, il pontefice ha preso la parola al termine nonostante la bronchite di questi giorni. "Che si trovino cammini di pace" in Ucraina, Palestina, Myanmar, Sud Sudan e nei "tanti Paesi che sono in guerra". La catechesi - letta da un officiale - sulla visita dei pastori alla mangiatoia: "Uomini maleodoranti, eppure praticano il mestiere con cui Dio si fa conoscere al popolo".
In una lettera ai vescovi Usa la condanna esplicita del programma di espulsioni che "identifica lo status illegale di alcuni migranti con la criminalità". L'appello ai cattolici a non cedere a "narrazioni che discriminano e causano sofferenze inutili". "L'amore cristiano non è un'espansione concentrica di interessi". Guardare solo all'identità nazionale "distorce la vita sociale e impone la volontà dei più forti come criterio di verità".
Bergoglio stamane era presente alla celebrazione in piazza San Pietro per il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza, nonostante la bronchite di questi giorni. Servizio armato “solo per legittima difesa, mai per imporre il dominio su altre nazioni” e "osservando le convenzioni internazionali", ha detto al termine, prima dell'Angelus. L'invito a vigilare contro la tentazione dello "spirito di guerra".
Il messaggio per la Giornata di preghiera e impegno contro questo fenomeno che la Chiesa celebra nella festa di santa Giuseppina Bakhita. Milioni le vittime nel mondo delle forme di moderna schiavitù. Il pontefice: "Impariamo dai giovani a metterci a fianco delle vittime e dei sopravvissuti, senza assuefarci all'ingiustizia".
Diffusa la riflessione di papa Francesco per l’appuntamento del 19 ottobre nell’anno giubilare. "Anche nelle aree più sviluppate oggi in crisi, il Vangelo può restituirci un’umanità integra, sana, redenta”. Il grazie ai missionari ad gentes e l'invito a vivere sempre l'evangelizzazione come un "processo comunitario".
Francesco, apparso raffreddato in aula Paolo VI, ha rivolto ancora il suo pensiero ai Paesi "che soffrono la guerra" citando anche la Giordania. Ai pellegrini polacchi l'invito a pregare per i consacrati nei Paesi poveri e in conflitto: per molta gente sono "la prova che Dio si ricorda sempre di loro". La catechesi - letta da un officiale della segreteria di Stato - sulla Visitazione: "Il Magnificat: lode di fede, speranza e gioia".
In Vaticano il Summit dei leader mondiali per i diritti dell'infanzia. Lanciato un appello a fare di più per attuare le convenzioni internazionali e non rimanere indifferenti di fronte all’aumento dei minori senza protezione. Dal pontefice l’annuncio di un documento dedicato ai bambini “per dare continuità a questo impegno”.
Oggi, festa della Presentazione al Tempio, Bergoglio ha espresso vicinanza ai vescovi "nell’incoraggiare le giovani coppie a non avere timore a mettere al mondo dei figli". Domani in Vaticano il summit internazionale sui diritti dei bambini, presenti leader anche da Asia e Medio Oriente: "Portare attenzione a questioni urgenti che riguardano la vita dei piccoli". Ribadito il "no" alla guerra: "Distrugge la vita, induce a disprezzarla".
Noti soprattutto per il kung-fu, sono i custodi delle radici del buddhismo zen in Cina. L'incontro con il pontefice pochi giorni dopo che nel loro tempio nella provincia dell'Henan hanno tenuto una conferenza mondiale sulla meditazione e il suo contributo alla pace e allo sviluppo dei popoli.
All'udienza generale nell'Aula Paolo VI l'appello per regione nel nord del Kivu, la regione della Repubblica democratica del Congo occupata dai ribelli del M23 sostenuti dal Ruanda: "Cessino le violenze alle persone e ai loro beni". Nella catechesi l'esempio di san Giuseppe: "Chiediamo con lui la grazia di sognare i sogni di Dio e accogliere con responsabilità il Cristo".
Bergoglio all'Angelus ha parlato degli 80 anni dalla liberazione del Campo di concentramento di Auschwitz: "L'orrore non può essere dimenticato". In Sudan la "più grave crisi umanitaria nel mondo". Sulla Domenica della Parola di Dio: "È viva: cammina con noi". Giovane dell'Azione Cattolica: "Sarebbe bello se anche i grandi della Terra passassero la Porta Santa".
L'appello nel discorso consegnato stamattina a Roma ai partecipanti al Giubileo del mondo della comunicazione. Il monito della Nobel filippina Maria Ressa: "I poteri di oggi sfruttano le grandi piattaforme mediatiche per farci dubitare di tutto e paralizzare la gente". Lo scrittore Colum McCann: "La distanza tra il nemico e il prossimo si accorcia solo ascoltando la sua storia".
Francesco ha scelto il 51enne porporato del Kerala, suo collaboratore per l'organizzazione dei viaggi papali, come successore del card. Ayuso Guixot scomparso nel novembre scorso. La prima volta di un asiatico alla guida di quest'organismo vaticano. Lo stile dell'inculturazione vissuto in India fin dal 1500 da Roberto De Nobili e la via della fraternità nelle sue prime dichiarazioni. Ad AsiaNews la gioia della Chiesa siro-malabarese da cui proviene.
Nella festa di san Francesco di Sales, patrono dei professionisti dell'informazione, diffuso il messaggio per la 59esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che verrà celebrata l'1 giugno. "Praticare una comunicazione che sappia risanare le ferite della nostra umanità", l'invito del pontefice. Nell'Anno Santo è ancor più importante "seminare sempre speranza, anche quando è difficile".
Dall'udienza nell'Aula Paolo VI Bergoglio ha ricordato i giorni - dal 18 al 25 gennaio - dedicati alla preghiera per l'ecumenismo. Ancora un appello per la pace in Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar. Sollievo per la parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza: "Ieri ho chiamato, erano contenti. Lì dentro ci sono 600 persone". La comunità di Los Angeles affidata all'intercessione di Nostra Signora di Guadalupe. La catechesi sull'Annunciazione: "Maria non cerca fuori ma dentro".
All'Angelus Bergoglio acclama la tregua, dopo quindici mesi di forti e incessanti appelli per la pace. "Quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti". Oggi Hamas libera tre giovani israeliane, si attende la lista dei circa 90 prigionieri palestinesi. Nella Striscia giugano aiuti umanitari "velocemente e in grande quantità".
Incontrando i pellegrini nell'Aula Paolo VI ha ricordato i milioni di bambini esposti ad attività pericolose nonostante la giovane età o rapiti per i trapianti d'organi. Vicinanza alle popolazioni dello Stato Kachin in Myanmar dove le frane hanno seminato morte e distruzione. "Preghiamo per la conversione del cuore dei fabbricanti di armi".
Dalla finestra del palazzo Apostolico Bergoglio ha invitato a pensare alla data del primo sacramento: "Se non lo ricordiamo, chiediamo ai genitori, ai padrini". Battezzati stamattina nella Cappella Sistina 21 bambini: "Oggi comandano loro". La preghiera per Los Angeles e per la pace "in Ucraina, in Medio Oriente e nel mondo intero".
In Vaticano, l'incontro tra Bergoglio e il Corpo Diplomatico presso la Santa Sede per il tradizionale scambio di auguri. Per il 2025 auspicata la pace in Ucraina. Su Palestina e Israele: "Possano vivere fianco a fianco". In Siria e Libano la comunità cristiana sia d'aiuto per una "stabilità istituzionale".
All'appuntamento odierno in Aula Paolo VI, Bergoglio ha iniziato il 2025 con la prima di due catechesi dedicate ai più piccoli. Condannata la piaga del lavoro minorile, lo sfruttamento e gli abusi: "Ogni bambino e ogni bambina possano crescere ricevendo e donando amore". Dopo l'Epifania l'invito a "riflettere luce con la propria vita".
Oggi, Solennità dell'Epifania, Bergoglio dalla basilica di San Pietro ha parlato della stella. I Magi seguono "un altro tipo di luce": quella dell'amore, non del potere. Il viaggio verso Betlemme sia esempio per essere "luce per gli altri". All'Angelus l'augurio natalizio alle Chiese d'Oriente.
All'Angelus un nuovo appello di Francesco alla comunità internazionale per il rispetto del diritto umanitario nei conflitti che insanguinano il mondo: "Basta colpire i civili, basta colpire le scuole, gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta".
Nel primo giorno dell'anno l'invito di papa Francesco alla tutela della vita "dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa guardare con speranza al futuro". Nel nome di Maria lo sguardo alle mamme che "hanno il cuore pieno di dolore a causa della guerra".
Gesuita indiano originario di Goa è il superiore della comunità della Specola vaticana. Il suo racconto ad AsiaNews : "Studio l’origine delle galassie, miliardi di anni fa: cerchiamo di comprendere sempre più a fondo la complessità e la bellezza dell’universo. La vita fuori dal sistema solare? Presto avremo risposte".
Oggi, Festa della Santa Famiglia, Francesco ha indicato il nucleo di Nazareth come "modello". Dopo il ritovamento di Gesù al Tempio Maria "non accusa, non giudica, ma cerca di capire". Vicinanza alle famiglie delle almeno 177 vittime dell'incidente aereo di Muan in Corea del Sud. Aperta stamane a Roma la terza Porta Santa del Giubileo presso la basilica di San Giovanni in Laterano.
Oggi, Festa di Santo Stefano, Bergoglio si è recato alla Casa Circondariale nella periferia nord-est di Roma: "Cattedrale del dolore". Presieduta la Santa Messa presso la chiesa del Padre Nostro. Nell'omelia: "La speranza non delude mai!". All'Angelus in San Pietro l'invito a estinguere i debiti dei Paesi "oppressi".
Nel messaggio Urbi et Orbi lo sguardo sull’umanità ferità dalle guerre in ogni continente e a Cristo, come la vera Porta da varcare nell'anno giubilare appena iniziato. “Il Natale porti conforto a chi in Myanmar è costretto a fuggire dalle proprie case”. Il grazie “ai missionari sparsi nel mondo, che portano luce e conforto a tante persone in difficoltà”.
Attraversando la Porta santa della basilica di San Pietro sulla sedia a rotelle il pontefice nella notte di Natale ha dato inizio all'Anno Santo 2025. "La speranza cristiana non è un lieto fine da attendere passivamente: è la promessa del Signore da accogliere qui e ora. Si apra un tempo nuovo per la Terra deturpata dalla logica del profitto, per i Paesi più poveri gravati da debiti ingiusti, per i prigionieri di vecchie e nuove schiavitù"
Dai maxischemi in piazza San Pietro la benedizione dei "bambinelli" e parole di dolore per Gaza: "Tanta crudeltà, bambini mitragliati". Stamane il patriarca Pizzaballa ha raggiunto la parrocchia della Sacra Famiglia dopo il divieto di ieri. Il commento al Vangelo sul dono della vita: "Nessun bambino è un errore".
Durante gli auguri alla Curia romana una nuova fortissima denuncia su quanto continua ad avvenire nella Striscia, dove in queste ore anche al patriarca Pizzaballa è stato impedito di entrare per la visita natalizia. Ai collaboratori in occasione del Natale l'invito a coltivare l'umiltà per "parlare bene e non male degli altri", come Dio che "non benedice dall'alto, ma si fa carne".