Le notizie di oggi: Onu “profondamente allarmata” per le nuove violenze nello Stato Rakhine in Myanmar. Funzionari di Kirghizistan e Pakistan si sono incontrati dopo le violenze della folla a Bishkek. Due navi da guerra cinesi attraccate in Cambogia per esercitazioni militari congiunte. Oltre 130 persone morte nel fine settimana in Afghanistan per le alluvioni nel nord e nel centro.
Ad Almaty si è tenuto il 13° Forum commerciale promosso da Usaid con i cinque Paesi della regione. Sottoscritti accordi per 10,8 milioni di dollari di crediti a imprese di settori strategici, come quello informatico e dell’energia verde, che daranno lavoro a oltre 8mila cittadini, con particolare attenzione alle donne, ai giovani e ai gruppi più emarginati.
La condanna del Muftiat contro le dichiarazioni di Ajnura Sagynbaeva sui rapporti sessuali fuori dal matrimonio: “un’aperta distorsione dei precetti dell’islam” che contraddice "i valori morali dell’intera società kirghisa". Ma c'è chi sostiene che lasciandosi trascinare nella polemica mediatica rischiano di produrre l’effetto opposto, regalandole solo una grande pubblicità.
Con i suoi 200mila lavoratori è una componente importante dell'industria locale, ma non riesce più a essere concorrenziale sui mercati internazionali. A pesare è il crollo del rublo, ma anche il costo del lavoro più alto rispetto a Bangladesh o Vietnam che impone un salto di qualità nella promozione dei propri prodotti.
Arrestati vertici della principale organizzazione criminale transnazionale, che si occupava del trasporto della droga all’estero, mentre cresce anche il consumo locale. Il traffico di stupefacenti continua a percorrere il cosiddetto “itinerario settentrionale” attraverso Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Russia per giungere infine in Europa, con diffuse connivenze tra le forze dell’ordine.
Mosca spinge per allargare a tutti i Paesi ex-sovietici non ostili l'area di libero scambio creata nel 2014 con Bielorussia e Kazakistan e poi già estesa ad Armenia e Kirghizistan. Ma i Paesi dell'Eurasia stanno ottenendo grossi vantaggi economici dalle tensioni geopolitiche. Con il settore petrolifero, in particolare, oggi in bilico tra le rotte tradizionali e le nuove prospettive di collaborazione con gli occidentali.