Varie organizzazioni islamiste stanno rafforzando le proprie posizioni nel sud dell’Afghanistan. Talebani e Stato islamico Khorasan si contendono il rilancio del califfato islamico. Il pericolo riguarderebbe anche Uzbekistan e Tagikistan.
Il presidente Zaparov ha riproposto la questione. Come in epoca sovietica, i poliziotti rimangono una forza “punitiva”. I soldi delle organizzazioni internazionali spesi solo per le attività anti-sommossa. Gli agenti sono al servizio del potentato di turno. Il primo obiettivo è aumentare le pattuglie in strada.
Epicentro della tensione è il passo di Kekh. Le due parti si scambiano accuse sulla responsabilità della situazione. Su 972 km di frontiera, solo 519 sono determinati e riconosciuti in modo ufficiale da Dušanbe e Biškek.
Le notizie di oggi: i cambiamenti climatici dietro il picco di casi di Dengue a Singapore; in Corea del Nord al Covid si somma una “non specificata” epidemia intestinale; il 3 luglio Israele riapre il valico di Taba con l’Egitto; coi talebani aumentati di 20 volte i bambini lavoratori afghani in Iran; a causa delle sanzioni occidentali mancano ascensori super-tecnologici per i grattacieli in Russia.
La guerra all’Ucraina e le sanzioni occidentali aprono un nuovo scenario per la Russia. Mosca punta a creare uno spazio economico nella “Grande Eurasia”. Il ruolo di Cina, India Turchia e Iran. Obiettivo: costruire un nuovo mondo economico libero dalla schiavitù dell’Occidente.
Il presidente tagico Rakhmon in visita di Stato in Iran ha incontrato Khamenei e Raisi. La delicata situazione legata al vicino Afghanistan e la ricerca di un sostituto di Mosca come alleato nel conflitto di confine con il Kirghizistan (sostenuto dalla Turchia) spingono per un'accelerazione di un disgelo già iniziato nell'estate 2019.